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Cronaca Mirafiori Sud / Via Fratelli Garrone

Degrado in via Garrone: lo stabile doveva ospitare un centro commerciale

Il palazzo rientra nel progetto di riqualificazione di Parco Colonnetti ma oggi è in mano ai vandali. Una petizione chiede al Comune di risolvere la situazione

Ancora storie di degrado dal quartiere di Mirafiori Sud. Se nei giorni scorsi le pagine di cronaca sono state occupate dalle manifestazioni contro i rom e dagli antagonisti, oggi il problema riguarda uno stabile che si trova in via Fratelli Garrone all'angolo con via Artom. In particolare il malcontento degli abitanti della zona, riguarda i locali commerciali che occupano i primi due piani e del loro stato di totale abbandono e completo degrado. Nel 2009 il palazzo, che faceva parte del progetto di riqualificazione del parco Colonnetti finanziato dalla Regione Piemonte, è stato inaugurato in presenza delle autorità cittadine e avrebbe dovuto ospitare un centro commerciale. In realtà, l'idea di riqualificare la zona ha avuto storia breve: per un paio di anni la situazione attorno a via Artom è stata tenuta sotto controllo ma oggi è totalmente sfuggita di mano all'amministrazione. I locali dove avrebbero dovuto sorgere diversi negozi, al momento sono continuamente occupati e devastati dai vandali che in questi anni non hanno perso tempo a spaccare vetri, divellere piastrelle, imbrattare i muri, manomettere gli impianti antincendio e addirittura i tombini lungo la strada.

E a lamentarsi della situazione oggi, non sono solo gli abitanti della zona, ma chi nello stesso stabile ha acquistato degli immobili, non senza sacrifici, confidando certamente nel progetto di riqualificazione del parco. Sono 323 infatti i firmatari della petizione che chiede al Comune di Torino un intervento per risolvere questo triste e anche pericoloso stato di incuria e di degrado. Situazione che non solo non facilita l'interesse di eventuali acquirenti o affittuari ma che sollecita i teppisti al continuo danneggiamento dei locali in questione. "Quello che chiediamo all'amministrazione - ha dichiarato Davide Schirru, primo firmatario della petizione - è un incentivo in più per l'insediamento in questi locali di nuove attività o meglio di uffici, sedi di associazioni e simili. Vorremmo anche che lo stabile in questione fosse messo in sicurezza per evitare che soprattutto nelle ore notturne, i vandali possano continuare ad agire indisturbati".

I locali infatti si presentano con vetrine continue in vetro e sono facile preda di atti vandalici. L'installazione di allarmi sonori, telecamere, un maggior controllo da parte delle forze dell'ordine o più semplicemente il posizionamento di alcune saracinesche impedirebbero ai teppisti - in attesa che il progetto di riqualificazione venga ripreso in mano dal momento che i soldi sono già stati spesi - di sentirsi a casa loro.     

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