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Cronaca

Società scompaiono al momento di pagare le tasse, maxi-confisca a imprenditore edile

Dopo l'indagine della guardia di finanza lo Stato incamera beni per un milione, tra cui una lussuosa villa con piscina

Una lussuosa villa con piscina a Imperia e altri beni, per un valore complessivo di un milione di euro, sono stati confiscati dal tribunale di Torino a un imprenditore edile torinese su cui nel 2013 era stata aperta un'inchiesta per una maxi-frode fiscale.

Il provvedimento è stato eseguito dalla guardia di finanza, che aveva condotto le indagini.

I militari del nucleo di polizia tributaria avevano investigato su 11 persone in relazione all’ipotesi di emissione e utilizzo di fatture false, emersa nel corso di una verifica fiscale effettuata nei confronti di una società toscana operante nel settore dell’edilizia.

Era emerso che l'uomo aveva gestito di fatto tre imprese edili in provincia di Torino, tutte intestate a “teste di legno”, con il fine di allontanare da sé ogni responsabilità amministrativa e penale.

Nel realizzare le opere commissionategli dai suoi clienti, si era avvalso di società "cartiere", inadempienti verso qualsiasi obbligo di natura contabile, affinché su di esse gravassero tutti gli oneri fiscali previsti dalle norme tributarie: aveva accumulato un debito con l'erario di oltre un milione e 110mila euro prevedendo che, al momento di versare le imposte, tali società sarebbero scomparse nel nulla.

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