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Cronaca

Slow food, dal Piemonte all'Europa per l'agricoltura autentica

La Good Food March attraverserà l'Europa culminando a Bruxelles, dove verranno presentate le istanze della società civile per la riforma della PAC. Presenti Carlo Petrini, Martin Schulz, Dacian Ciolos

 

Slow Food e la rete ARC2020 il 19 settembre presenteranno al Parlamento Europeo, a Bruxelles, le istanze della società civile per una Politica Agricola Comune (Pac) che "tra le altre cose, sostenga le vere aziende agricole, reinvesta il denaro pubblico in beni pubblici e contrasti la speculazione alimentare".
 
Saranno presenti, oltre al presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, Dacian Ciolos, Commissario Europeo per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale e Carlo Petrini, presidente di Slow Food. "Bisogna - dice Petrini - restituire all'agricoltura la sua dignità. Oggi sono solo 11 milioni le persone impiegate nel settore, ossia meno del 5% della popolazione europea. Eppure si tratta di assicurare la sicurezza alimentare di 27 Paesi, cosa che non può essere lasciata nelle mani di poche multinazionali. E' imperativo che la Pac cambi, se vogliamo che l'agricoltura in Europa diventi una prospettiva di vita appetibile per i giovani, uno strumento di rivitalizzazione economica e sociale delle zone rurali, un elemento di tutela del paesaggio e dell'ambiente".
 
Il 19 settembre arriveranno a Bruxelles, per sostenere le proposte di Petrini e colleghi, i protagonisti della Good Food March, un'iniziativa di respiro europeo che porterà agricoltori e sostenitori del buon cibo al Parlamento Europeo da diversi Paesi. La direttrice principale, a cui affluiscono le marce dai singoli Paesi,  andrà da Strasburgo a Bruxelles. L'inizio è previsto per il 16 settembre, la partecipazione libera: c'è chi si muove a piedi, chi in bici, chi in trattore.
 
Qualche dato, aggiunto da Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia: "L’80% dei contributi europei è destinato al 20% degli agricoltori, e abbiamo perso in maniera irrecuperabile circa il 70% della biodiversità. La salute dei cittadini europei peggiora a causa del sistema alimentare, con situazioni contrastanti tra loro. Si stima siano 250 milioni, ovvero il 50% della popolazione, le persone in sovrappeso, mentre 42 milioni vivono in condizioni di forte deprivazione. E poi lo spreco: gettiamo 90 milioni di tonnellate di cibo l’anno, cioè 180 kg a testa. È quindi imperativo che la PAC cambi, se vogliamo risollevare le sorti del nostro pianeta". 

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