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Cronaca

Università di Torino, aumentano gli iscritti stranieri negli ultimi dieci anni +8,4 %

Gli studenti stranieri scelgono sempre più Torino, e il Piemonte, per la formazione universitaria. Dal Politecnico alle Scienze Gastronomiche le attrattive formative sono sempre più competitive a livello internazionale

Sono sempre di più gli studenti che scelgono il Piemonte come meta universitaria. Dal 2005 gli studenti che hanno optato per una delle università del Piemonte sono passati da 1.573 a 8.986, registrando così una crescita del 471 per cento. Sul totale degli iscritti alle università in regione l'incidenza, per l'anno 2013-2014, degli studenti stranieri è stata del 8,4 per cento. Un dato in netta crescita rispetto al 4 per cento della media nazionale e che si posiziona al di sopra della media europea dell'8 per cento. Del totale degli iscritti alle università italiane nel 2014-2015 sono stati il 21,5 per cento a scegliere Scienza Gastronomiche a Bra, il 15,2 per cento il Politecnico di Torino, il 6§ per cento l'università del Piemonte Orientale e il 5,8 per cento ha scelto l'università di Torino. Questi i dati diffusi dalla ricerca della Camera di Commercio di Torino. 

Degli studenti stranieri, novemila, che studiano in Piemonte sono 5700 quelli che hanno conseguito il diploma nel Paese di origine, di loro il 33 per cento è iscritto all'università mentre il 67 per cento ha scelto il Politecnico. Interessante capire la provenienza degli universitari che ono per il 26,3 per cento provenienti dalla Cina, per l'8,5 per cento dall'Iran, per il 6,7 per cento dal Camerun e nella stessa percentuale dall'Albania. Le comunità dell'est europa, come romeni e albanesi, preferiscono il settore medico, come seconda scelta invece gli studi con profili politico sociali. I camerunensi, oltre a medicina, preferiscono gli studi economici con il 28 per cento degli studenti orientato in questo settore di studio. I giovani cinesi invece preferiscono concentrarsi su Lingue e culture per il turismo, l'economia e il commercio. Sono però gli studi ingegneristici ad attirare i ragazzi cinesi che in 81 su cento scelgono proprio il politecnico. 

Nonostante un sistema di accoglienza ed organizzazione degli studenti funzionante e attento Torino potrebbe fare di più. Questa la sintesi che alla tavola rotonda moderata dalla presidente di Fieri, Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull'Immigrazione, e dal sindaco Piero Fassino e dai rettori di università e politecnico. Emerge secondo quanto raccolto nello studio della Camera di Commercio e di Fieri che tra le motivazioni alla base della scelta di Torino e del Piemonte per gli studi degli studenti stranieri non ci sia solamente la qualità formativa. 
 
Sono fondamentali le garanzie per il diritto allo studio, borse di studio e residenze, ma anche le attrattive per la vita notturna e la qualità più in generale della vita a spingere i giovani stranieri a scegliere Torino. "Bisogna aprirsi, attrezzarsi per ricevere, offrire occasioni ed eccellenze- commenta Fassino - dare continuità a questa politica di internazionalizzazione che va sedimentata. Nell'età della globalizzazione la competitività non è solo tra imprese, ma tra territori".

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