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Cronaca

Scuola, i docenti di sostegno annunciano nuove proteste

Secondo i dati forniti dai Cobas, a Torino su 249 posti disponibili ne vengono immessi 14. Nelle sole scuole superiori la percentuale é del 2,8%. A Milano invece la percentuale è del 34,8%

Gli insegnanti di sostegno di Torino e provincia annunciano nuove iniziative di protesta. Il motivo alla base dell'agitazione è che una percentuale minima di loro sarà immessa in ruolo in quanto i posti disponibili sono stati occupati dagli insegnanti risultati "in esubero".

I Cobas annunciano iniziative, anche legali. "Le cattedre - spiegano i Comitati di base della scuola - sono utilizzate come una valvola di sfogo per porre rimedio ai vari tagli sull'organico. Ed è proprio questo che succede da un po' di anni: si tagliano i posti, si creano i soprannumerari (che non hanno alcuna colpa in questo "scambio" di cattedre, anzi anche loro si devono "inventare" una professione magari dopo 15/20 anni di insegnamento nella propria materia) e per tappare i buchi si utilizzano i posti di sostegno: questa, loro, la chiamano "inclusioné".

La protesta si pone l'obiettivo di vedere riconosciuti i diritti di centinaia di insegnanti ma anche dei ragazzi diversamente abili. Secondo i numeri forniti dai Cobas, a Torino su 249 posti disponibili, per le scuole di ogni ordine e grado, per l'immissione in ruolo di docenti specializzati sul sostegno, ne vengono immessi 14. Nelle sole scuole superiori la percentuale é del 2,8%. A Milano invece la percentuale è del 34,8%. (ANSA)

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