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Cronaca Villaretto / Via Germagnano

I lavoratori Amiat incrociano le braccia: "Dal campo nomadi ci tirano le pietre"

Martedì 12 dicembre il tavolo di sicurezza con il Prefetto

I dipendenti Amiat incrociano le braccia. Oggi, lunedì 11 dicembre, i lavoratori dell'azienda che a Torino gestisce la raccolta dei rifiuti, si fermano e scendono in strada, sotto la neve, per protestare contro l'ennesima aggressione avvenuta lo scorso venerdì, in via Germagnano. Un operatore, mentre era in servizio nei pressi della sede Amiat in zona, a bordo del furgoncino dell'azienda di proprietà dell'Iren, è stato colpito, e lievemente ferito, da un lancio di sassi proveniente dal vicino campo nomadi. Anche il mercoledì precedente, in serata, si era verificato un episodio analogo, in cui era rimasta ferita alla testa, in seguito alla rottura del vetro dell'auto di servizio, una guardia giurata.

Domani il tavolo di sicurezza 

In seguito a questi fatti, l'assessore all'Ambiente del Comune di Torino, Alberto Unia, aveva ribadito la sua vicinanza ai lavoratori "che da anni subiscono attacchi assurdi e violenti durante il transito con i loro automezzi da e verso la sede". "Non esistono soluzioni semplici né immediate a problemi complessi - ha aggiunto Unia -, ma a differenza di chi oggi cerca la polemica strumentale dopo aver fatto finta di niente per anni, sottovalutando il problema, questa amministrazione ha dimostrato con i fatti di voler superare i campi rom nell'interesse del quartiere, dei cittadini e di tutto il territorio". Domani è in programma un tavolo di sicurezza convocato dal Prefetto Renato Saccone: "In questa occasione - ha aggiunto l'assessore alla Sicurezza Roberto Finardi - ribadiremo la volontà politica di questa amministrazione di superare i campi rom". 

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