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Cronaca Regio Parco / Strada Settimo, 19

I bulli lanciano i sassi contro le case. Ora c'è paura nel Regio Parco

La denuncia arriva dai residenti di strada Settimo, esasperati dal comportamento dei vandali. In loro aiuto anche il coordinatore della circoscrizione Sei Genco

Atti vandalici, opera di ragazzi che forse non riescono a usare il cervello nella maniera opportuna. E così lanciare i sassi fin dentro i cortili delle case o, peggio ancora, sui vetri di edifici e capanni è diventata l’ultima moda nel quartiere Regio Parco. I protagonisti di questo irriverente gioco – stando a quanto raccontato dalle vittime – sarebbero dei ragazzini di età da liceo che si divertirebbero a provocare danni alle abitazioni altrui.

Specialmente a quelle presenti lungo strada Settimo, tra il ponte Amedeo VIII e piazza Sofia. E il numero dei danni – come è facile immaginare - sarebbe cresciuto a dismisura con il passare delle settimane. Per farsene una vaga idea è sufficiente recarsi nei pressi del civico 19 e dare un’occhiata alle condizioni in cui sono stati ridotti i muri di una vecchia azienda.

“Hanno spaccato quasi tutti i vetri – racconta esterrefatto Battista, uno dei residenti che ha deciso di denunciare il problema -. Sono soltanto dei vandali che si divertono a sfasciare tutto quello che incontrano. E la cosa più grave è che lo fanno per far passare il tempo, nell’attesa che passi il pullman che li porta a scuola”. 

Nei giorni scorsi i cittadini, stufi per la vicenda, hanno immediatamente fatto partire una denuncia al vicino comando, magari per evitare che qualcuno decida di aspettarli al varco e farsi giustizia da solo.

“Nel quartiere c’è molta gente arrabbiata – continua Battista -. Qualcuno non aspetta altro che prenderli per le orecchie. Ma noi non vogliamo che si arrivi a questo”. Un problema finito anche sotto la lente d’ingrandimento del coordinatore all’Urbanistica della circoscrizione Sei Fabrizio Genco che proprio ieri mattina ha effettuato un sopralluogo in strada Settimo per incontrare i residenti e per vedere con i propri occhi l’entità dei danni.

“Si tratta di una bravata che si sta riversando sulle spalle di gente onesta – spiega Genco -. La situazione attuale è a dir poco assurda. E’ un miracolo che nessuno si sia ancora fatto male. Forse sarebbe il caso di insegnare l’educazione a questi giovani prima che combinino qualche altro disastro”.

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