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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Benigno Canavese

La badante ruba bancomat, magliette e orologi al nonnino: denunciata e licenziata

Non è la prima volta

Furto, ricettazione, circonvenzione di incapace. Sono queste le accuse mosse dai carabinieri del radiomobile di Venaria nei riguardi di una 50enne di San Benigno Canavese, operatrice sanitaria che era stata temporaneamente assunta dalla Protezione Civile per assistere gli anziani nelle case di riposo durante l'emergenza Coronavirus.

La donna, che è stata denunciata, era stata scelta per prestare servizio in una residenza per anziani del Ciriacese. Ma durante le ore lavorative, aveva continuato con un "vizio" che non è mai riuscita a togliersi. Ovvero quello dei furti. 

Qualche giorno fa, infatti, nella casa di cura erano avvenuti dei furti ad un pensionato di 85 anni. Ad accorgersi degli ammanchi era stato il nipote che, ad ogni visita, si accorgeva come mancassero magliette, orologi e persino la tessera bancomat.

Dopo che il nipote ha denunciato l'accaduto ai carabinieri, i militari hanno subito dato avvio alle indagini di rito. Partendo dal personale presente nella stessa Rsa. E, dopo alcune ricerche, ecco scoprire come la donna fosse già conosciuta per furti, in particolar modo in una casa famiglia nella zona di Chieri. 

Arrivati al suo domicilio, ecco trovare quelle magliette e gli orologi, mentre il bancomat era a casa di uno dei figli della donna: motivo per il quale è finito nei guai anche il figlio. Dai primi accertamenti, la badante era riuscita già ad effettuare prelievi per 1.500 euro, essendo in possesso del pin di quel bancomat. 

Alla luce dei fatti, la 50enne è stata anche licenziata dalla Protezione Civile. 

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