Parte la ristrutturazione della vecchia chiesa di San Rocco
Aria di novità per il quartiere Villaretto. Nel centro del borgo sono partiti i lavori di restauro della chiesa abbandonata. Il tetto inagibile verrà rimesso in sicurezza. Stessa cosa per il campanile
Dalle parole ai fatti. Buone notizie in arrivo per i residenti del quartiere Villaretto: dopo anni e anni di polemiche sono finalmente partiti i lavori di restauro e risanamento conservativo della chiesa San Rocco in strada del Villaretto. I fedelissimi, da qualche giorno, possono finalmente tirare un grosso sospiro di sollievo. La chiesa del piccolo borgo rinascerà a nuova vita con un intervento di ristrutturazione che durerà poco meno di un anno. La Curia, alla fine, ha deciso di cedere alle lusinghe dei residenti del quartiere costretti fino ad oggi a recarsi fino a Falchera per poter partecipare ad una celebrazione. Negli scorsi mesi i residenti erano persin passati dalle parole ai fatti attraverso una copiosa raccolta firme.
“Molti di noi non hanno neanche l’auto e non potevamo continuare a spostarci con i mezzi pubblici. Senza contare che da questi parti passa soltanto un autobus” dichiara Costantino, uno degli anziani. “Non possiamo che gioire – aggiunge la signora Emma - Questa zona aveva assolutamente bisogno di una ventata d’aria fresca”. La vecchia chiesa di San Rocco, vera perla del quartiere, risulta completamente inagibile. Il tetto è sempre a rischio crollo mentre il campanile sta in piedi per miracolo. I lavori in corso impediranno il verificarsi di qualche cedimento.
La situazione, tuttavia, non migliora neanche all’interno dei vecchi locali abbandonati dove è sempre presente un problema di infiltrazioni causato dalla nota falda della Falchera. Criticità ben conosciute negli uffici della circoscrizione Sei di via San Benigno. “Stiamo lavorando in maniera molto accorta sulla nostra periferia e questo inizio dei lavori è per noi una notizia davvero piacevole – dichiara con un entusiasmo la presidente Nadia Conticelli - La Curia ha tutto l’interesse nel rimettere a posto quel vecchio rudere, dimenticato da tutto e da tutti. A questo punto, vista l’apertura del cantiere, non resta altro da fare se non aspettare la fine degli interventi di ristrutturazione”.
