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Cronaca

Rimborsopoli: appello pesante, condannati l'ex presidente Cota e 23 ex consiglieri

C'è anche il capogruppo Lega alla Camera

Condannati tutti in appello oggi, martedì 24 luglio 2018, l'ex presidente leghista della Regione Piemonte, Roberto Cota, e 23 ex consiglieri regionali per la vicenda denominata Rimborsopoli, ossia per le spese pazze compiute nel corso della scorsa legislatura con acquisti che venivano messi nel conto delle spese di rappresentanza dei diversi consiglieri. Tra queste anche telecamere di sorveglianza, frullatori e night club. Tutti erano accusati di peculato.

Per Cota, che era stato assolto in primo grado, la Corte d'appello di Torino ha pronunciato una condanna a un anno e sette mesi. Undici mesi invece per Riccardo Molinari, oggi capogruppo della Lega Nord alla Camera dei Deputati e anche lui assolto in primo grado: è stato riconosciuto colpevole del peculato di 1.158 euro. Per lui la corte ha anche disposto l'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici sospendendola comunque per 12 mesi.

Tra gli altri che sono stati condannati dopo una prima assoluzione ci sono anche Michele Dell’Utri (un anno e sei mesi), Federico Gregorio (un anno e cinque mesi), Massimo Giordano (un anno e sei mesi), Paolo Tiramani, attuale parlamentare della Lega Nord (un anno e cinque mesi), Alberto Goffi (un anno e cinque mesi), Maurizio Lupi (un anno e quattro mesi) e la figlia Sara, che era sua assistente (un anno), Roberto De Magistris (un anno e sei mesi), Rosanna Valle (due anni e quattro mesi), Girolamo La Rocca (un anno e sei mesi), Lorenzo Leardi (un anno e sette mesi), Massimiliano Motta (due anni e quattro mesi) e Angelo Burzi (due anni e quattro mesi).

Confermate ma diverse nelle pene la sentenza di condanna degli otto ex consiglieri regionali che erano stati ritenuti colpevoli: Michele Giovine (quattro anni e sei mesi, la pena più elevata inflitta dai giudici), Andrea Stara (un anno e dieci mesi), Michele Formagnana (un anno e dieci mesi), Roberto Tentoni (un anno e sette mesi), Alberto Cortopassi (due anni), Daniele Cantore (un anno e otto mesi), Giovanni Negro (un anno e dieci mesi) e Augusta Montaruli, attuale deputata di Fratelli d'Italia (un anno e sette mesi).

Hanno invece rinunciato all'appello in cambio del patteggiamento a una riduzione della pena Angiolino Mastrullo, che ha concordato un anno e sei mesi dopo aver restituito alla Regione Piemonte 70mila euro che gli erano stati contestati, e Rosa Anna Costa, che ha concordato un anno e nove mesi. 

L'accusa è stata sostenuta dal sostituto procuratore generale Giancarlo Avenati Bassi.

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