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Cronaca

Rimborsi gonfiati all'Università: condannata la segretaria amministrativa

Ma l'ateneo chiede la restituzione anche ai prof

Tre anni e otto mesi di carcere per avere sottratto indebitamente 100mila euro dalle casse dell'Università. E' la condanna inflitta ieri, mercoledì 7 marzo 2017, a un'italiana di 56 anni che fino allo scoppio dello scandalo dei rimborsi gonfiati era la segretaria amministrativa della facoltà di lettere e filosofia. 

Per lei il pm Gianfranco Colace, che ha condotto l'inchiesta, aveva chiesto una condanna ancora più dura: quattro anni e mezzo. I giudici hanno ritenuto invece di concederle le attenuanti generiche.

L'Università non si è costituita parte civile nel procedimento giudiziario, ma vuole recuperare quei soldi versati indebitamente. Per questo intende perseguire in sede civile anche i docenti che hanno materialmente firmato le richieste presentate dalla segretaria.

L'avvocato Paolo Micheletta, che ha difeso la donna nel processo, preannuncia ricorso sostenendo che non esistano prove di quanto la sua cliente avrebbe commesso.

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