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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Olimpiadi, dieci anni dopo: dall’opzione zero al rilancio dei siti

Dopo Torino 2006 sono emerse diverse criticità nella gestione di alcune infrastrutture espressamente realizzate per i giochi

La Fondazione 20 marzo 2006 è stata costituita il 20 settembre 2006 dalla Regione Piemonte, dal Comune di Torino, dalla Provincia di Torino ora Città Metropolitana e dal CONI al termine delle XX Olimpiadi Invernali Torino 2006 e dei correlati IX Giochi Paralimpici Invernali per raccoglierne e valorizzarne l’eredità.
A seguito di procedura a evidenza pubblica, la Fondazione 20 marzo 2006 ha stipulato un contratto di concessione d’uso con la società Parcolimpico S.r.l., di cui detiene attualmente il 10% del capitale sociale, con riferimento ad alcuni beni del proprio patrimonio. Il periodo post olimpico torinese ha evidenziato diverse criticità nella gestione di alcune infrastrutture espressamente realizzate per i giochi.

Ne abbiamo parlato con il presidente, Valter Marin: "L’impegno di questi anni è stato quello di valorizzare l’eredità olimpica nel miglior modo possibile. La Legge 65 del 2012 ha assegnato alla 'Fondazione 20 marzo' il compito di destinare risorse derivanti dai risparmi avuti sull’organizzazione dei giochi olimpici nella manutenzione straordinaria e nella riqualificazione dei siti".

Il presidente spiega con alcuni esempi: "Gli interventi saranno fatti in undici Comuni e verranno investiti complessivamente 33 milioni di euro. La lista presentata dalle  istituzioni è molto varia e noi dovremo capire le vere esigenze presenti sul campo. Dal primo giro di consultazioni insieme con le federazioni di sport invernali. L’obiettivo generale è quello di rendere sostenibile, sia livello ambientale che finanziario, l’utilizzo degli impianti. Ad esempio nei palazzetti del ghiaccio di Pinerolo, Torre Pellice e Torino verranno posizionati impianti di efficientamento energetico. Solo a Pinerolo questo investimento porterà ad un risparmio sulla bolletta elettrica pari a 170.000 euro. L’idea è di produrre lo stesso risultato su tutti gli impianti. A Prali è stata appaltata e collaudata una nuova centralina idroelettrica che andrà ad abbattere costi innevamento artificiale. E anche per quanto riguarda la Via Lattea il ragionamento che facciamo parte da questi presupposti".

Infine sulla pista da bob di Cesana e il trampolino di Pragelato sostiene: "La pista di bob di Cesana Torinese sarà oggetto di uno studio da parte del Politecnico di Torino che, tra le varie ipotesi, prevede anche la rinaturalizzazione del sito. A Pragelato lavoreremo sulla pista da sci di fondo trasformando i guadi temporanei  in guadi definitivi, rendendone così migliore la fruibilità".

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