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Cronaca

Parkig Galileo, c'è l'accordo: ridotti i posti auto e salvati i resti della Cittadella

La variante concordata comporta una significativa riduzione delle dimensioni del parcheggio pari a circa un terzo del volume destinato a posti auto. Rispetto ai 468 posti iniziali previsti il parcheggio sarà ridotto a 304 posti, consentendo così la piena salvaguardia e valorizzazione delle Fortificazioni della Cittadella

La storia salva i resti della Cittadella dopo mesi di battaglie, di petizioni e addirittura di un esposto in Procura contro Palazzo Civico: il parking di corso Galileo Ferraris sarà drasticamente ridotto, con una diminuzione di ben 164 posti auto, passando così dai 468 stalli inizialmente previsti a 304. Un compromesso che - si spera - il Comitato Pietro Micca possa accettare, vista l'impossibilità di fare dietro front e congelare del tutto l'ipotesi di un parcheggio in corso Galileo Ferraris.

All'accordo Palazzo Civico è giunto ieri, nell'ambito di una riunione tra il sindaco Fassino, l'assessore ai Traporti Claudio Lubatti, il direttore generale all’Archeologia del Ministero dei Beni Culturali, Gino Famiglietti e le soprintendenti all’Archeologia Egle Micheletto e alle Belle Arti, Luisa Papotti. Punto cruciale dei dibattiti la salvaguardia delle testimonianze storiche emerse durante le indagini archeologiche e, in ogni caso, la necessità di costruire un parcheggio interrato per cui Palazzo Civico si è sempre detto pronto a discutere, ma non a rinunciare. La variante concordata comporta, dunque, una significativa riduzione delle dimensioni del parcheggio pari a circa un terzo del volume destinato a posti auto. Rispetto ai 468 posti iniziali previsti il parcheggio sarà ridotto a 304 posti, consentendo così la piena salvaguardia e valorizzazione delle Fortificazioni della Cittadella. Lo spazio recuperato sarà restituito alla fruizione dei cittadini con un’apposita area archeologica sotterranea per le strutture e le gallerie del Rivellino degli Invalidi e un’area espositiva che illustrerà l’evoluzione della Cittadella Militare e introdurrà alla visita della fortezza sotterranea del Pastiss, anch’essa per la prima volta fruibile al pubblico. Insomma, la nuova variante sembrerebbe mettere d'accordo un po tutti, anche i membri dell'associazione Amici di Pietro Micca che da tempo facevano leva sulla possibilità di rendere visitabile il Pastiss, un patrimonio di inestimabile bellezza celato nelle viscere della terra proprio all'intersezione tra corso Matteotti e via Papacino.

"Ringrazio – ha detto il sindaco Fassino- il direttore Famiglietti e i soprintendenti Papotti e Micheletto per l’apporto prezioso a una soluzione che consente il recupero di un patrimonio archeologico, finora nascosto, che sarà pienamente restituito alla fruizione di torinesi e visitatori. Torino ritrova così un tratto importante della sua identità storica di città fortificata”.

Nei prossimi giorni sarà siglato un accordo fra la Direzione Generale all’Archeologia e la Città di Torino per l’affidamento della gestione delle aree aperte al pubblico a cooperative di laureati in archeologia e storia dell’arte, scelte attraverso procedure di evidenza pubblica. Conclusa l’opera, inoltre, verrà allestito un percorso guidato che riproponga l’immagine perduta dell’antica Cittadella Militare.
 

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