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Cronaca

Sciopero Gtt revocato, ma i problemi per l'Usb restano e sono gravi

Slitta al 18 ottobre lo sciopero dei mezzi pubblici indetto dall'Unione Sindacati di Base. Le motivazioni: no alla privatizzazione e mancato versamento premio di risultato

Lo sciopero dei mezzi pubblici Gtt, previsto per lunedì 9 settembre, è stato revocato. A comunicarcelo è Leonardo Locci, il segretario regionale Usb dei Trasporti del Piemonte. Indetto circa un mese e mezzo fa, lo sciopero slitta al 18 ottobre, in concomitanza con lo sciopero generale nazionale.

Le ragioni dello sciopero, che si farà non il 9 settembre ma il 18 ottobre, sono sostanzialmente due: l'opposizione dei sindacati di base alla privatizzazione dell'azienda Gtt e il mancato versamento della quarta rata del premio di risultato ai dipendenti del gruppo.

"Vogliamo opporci alla vendita dell'azienda - ci spiega Locci -. Privatizzare significa un aumento dei costi rispetto al servizio pubblico, già solo per la manutenzione dei mezzi di trasporto perché verrebbero affidate a società terze, e darebbe una precarietà a tutti i dipendenti del Gruppo Torinese Trasporti". Una possibile cessione di quote della società, che sia maggioritaria o meno, rischierebbe, a detta di Locci, di diminuire la qualità del servizio offerto ai cittadini. "Dal 2010 denunciamo queste cose - aggiunge il sindacalista Udb -. C'è stata anche un'interpellanza in Commissione Trasporti e Bilancio e i nostri dati non sono stati smentiti".

Se quindi da una parte si teme per il futuro dei lavoratori e con lo sciopero lo si manifesta apertamente, dall'altro lato della medaglia c'è il mancato versamento del premio di produzione. Tutti i dipendenti si sono trovati senza i circa 800 euro lordi che avrebbero dovuto percepire. "Questo non si era mai verificato - aggiunge Locci -. Il sindacato Usb non si rassegna e ne esigerà la corresponsione".

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