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Cronaca Nichelino

Palazzina di Stupinigi, l'appartamento del Re tornerà agli antichi splendori

Al via i lavori di restauro degli antichi ambienti juvarriani, grazie all'intervento finanziato dalla Fondazione Crt

L'Appartamento del Re nella Palazzina di Caccia di Stupinigi tornerà a splendere. Grazie ai lavori, interamente finanziati dalla Fondazione Crt - storicamente il principale sostenitore privato del grande progetto di recupero e valorizzazione della residenza sabauda, cui ha destinato complessivamente circa 19 milioni di euro - e realizzati in collaborazione con la Consulta per la valorizzazione dei Beni artistici e culturali di Torino, i locali entro giugno torneranno alle origini.

I dipinti murali delle volte e delle pareti, le tele sovrapporte, le boiserie dipinte e dorate, i serramenti, le carte da parati, le pavimentazioni in seminato alla veneziana, i camini e le opere in pietra, presenti negli ambienti del Re, verranno risistemati completamente secondo i dettami artistici del sontuoso e raffinato Settecento Juvarriano. 

In particolare nell’anticamera del Re si interverrà su tutti i dipinti murali, sugli affreschi dedicati al mito di Diana nella volta settecentesca di Michele Antonio Milocco e sulle tele di Domenico Olivero. Nella camera da letto di Juvarra, prenderanno vita la volta del Milocco con le storie della dea della Caccia, il pregadio del Piffetti del 1762, così come le decorazioni delle porte a sequenza con volute, steli e putti alati eseguiti da Giovan Francesco Fariano tra il 1737 e il 1741. 

I restauri, nel Gabinetto da toeletta del Re, interesseranno soprattutto la volta a grottesche con le "candelabre" ornamentali, le figure cinesi, i putti policromi del Fariano, nonché le preziose angoliere di Francesco Maria Servozelli del 1757. Si lavorerà anche nel piccolo andito dotato di servizio igienico all’inglese con boiserie, risalente al periodo della Regina Margherita. Infine, nella Piccola galleria dal taglio architettonico scenografico, tipicamente juvarriano, verranno riportate agli antichi splendori le decorazioni a trompe-l’oeil della volta e delle pareti realizzate da Pietro Antonio Pozzo nel 1733. Sono previsti interventi anche per i dipinti murali nell’ambiente adibito a Salotto Camera. 

A occuparsi dei lavori, che dovrebbero durare 120 giorni - periodo durante il quale gli ambienti del Re saranno chiusi al pubblico -, saranno le équipes della Nicola Restauri per ciò che riguarda tele e dipinti murali, e il laboratorio Rinetti Barbara Conservazione e Restauro Opere d'Arte. Per il restauro delle opere, oggi compromesse da depositi di sporco, smog, ossidazioni e umidità, verranno adottati specifici metodi conservativi tra cui "microiniezioni” di materiali ad hoc per far riaderire le superfici dell’intonaco e della pittura e trattamenti particolari volti a eliminare gli attacchi pregressi di insetti xilofagi. 

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