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Cronaca

Andrea Soldi, la verità in una telefonata: "Il mondo dei furbi e dei prepotenti"

Emergono nuovi dettagli dalle telefonate acquisite tra la centrale del 118 e l'autista dell'ambulanza: "I vigili mi hanno strappato il verbale dalle mani"

Una telefonata che potrebbe chiudere il cerchio e completare la ricostruzione degli ultimi attimi di vita di Andrea Soldi, il 45enne tristemente deceduto nel pomeriggio del 5 agosto in seguito a un trattamento sanitario obbligatorio. La regitrazione è stata acquisita dalla Procura di Torino che sta indagando sulla morte del 45enne affetto da schizofrenia ed è avvenuta tra l'autista dell'ambulanza che ha trasportato Andrea da piazzale Umbria all'ospedale Maria Vittoria e il medico della centrale del 118 proprio durante gli ultimi attimi di vita della vittima.

Una telefonata che si interrompe più volte poichè il ragazzo della Croce Rossa di Beinasco, se da una parte chiede consiglio e conforto alla centrale operativa, dall'altra non vuole farsi notare dai vigili che hanno effettuato il trattamento sanitario obbligatorio.
Secondo quanto emerge dalle registrazioni, i vigili avrebbero, una volta giunti al pronto soccorso del Maria Vittoria, chiesto al ragazzo della Croce Rossa una copia della relazione di servizio in cui era descritta l'operazione effettuata, infrangendo la procedura. Trovando resistenza da parte dell'autista gli avrebbero quindi strappato il rapporto di mano fotografandolo con il cellulare. Dalle registrazioni emerge lo sconcerto del giovane della Croce Rossa, scandalizzato per l'intervento operato ad Andrea Soldi, il quale spiegherà agli inquirenti come la richiesta dei civich di ottenere subito il suo verbale fosse, a suo modo di vedere, un gesto aggressivo dettato presumibilmente dalla necessità di "volersi parare", come se i vigili avessero intuito di aver esagerato. "Mi hanno preso la relazione di mano fotografandola con il cellulare", ha raccontato l'autista 22enne alla dottoressa della centrale del 118. Questa, senza perdere la calma, ha risposto: "Che cosa vuoi farci, è così il mondo dei furbi e dei prepotenti". Intanto al pronto soccorso i medici tentano di rianimare Andrea, ma ormai è troppo tardi. 

L'ambulanza che ha trasportato il 45enne, come da prassi, fa rientro in sede e l'autista chiede ancora informazioni al medico, che lo avvisa dell'avvenuta morte: "Urca! Speravo proprio ce la facesse".

Sono questi gli ultimi dettagli sui quali si sta concentrando il pubblico ministero Raffaele Guariniello dopo aver acquisito le dichiarazioni di circa 50 testimoni ascoltati nei giorni scorsi dagli investigatori del Nas. Al momento restano indagati per omicidio colposo i tre vigili e il medico psichiatra intervenuti quel triste 5 agosto in piazzale Umbria.

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