Derubato del cellulare e minacciato: riconosce il rapinatore attraverso Facebook
Fermato dalla polizia grazie ai fratelli
Era stato rapinato nell'aprile scorso in via Carmagnola, derubandolo del cellulare dopo averlo fatto cadere a terra, pestato e minacciato di ripercussioni se avesse raccontato qualcosa ai genitori o a qualche amico o parente.
Ma un ragazzo minorenne, di nazionalità marocchina, appena tornato a casa aveva raccontato tutto ai suoi ed era andato dalla polizia per denunciare l'accaduto.
Il giovane, nonostante lo spavento e le minacce, era riuscito a risalire all'identità di uno dei due aggressori - l'altro non lo ha riconosciuto - permettendo così agli agenti di dare avvio alle indagini.
Non solo. Avendo salvato alcune fotografie del suo rapinatore, le aveva poi mostrate ai fratelli, che le avevano a loro volta salvate sui rispettivi cellulari.
Fino a domenica 20 maggio, quando uno dei fratelli lo incrocia per caso e lo pedina e, allo stesso tempo, chiama il "112" per denunciarne la presenza.
Gli agenti della Volante intercettavano l'uomo, un 21enne marocchino, tra corso Palermo e corso Novara, fermandolo come indiziato di delitto per "rapina aggravata in concorso con persona rimasta ignota". Il 21enne, trovato senza documenti, era già noto alle forze dell'ordine per i suoi numerosi precedenti di polizia per rapina, furto con strappo, porto abusivo di armi, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.