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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ingoiano ovuli di droga per evitare l’arresto: bloccati altri 3 pusher

La pratica, ormai un’abitudine, si chiama “Body stuffing” ed è un fenomeno (rischioso) in continua ascesa

Una pratica di certo ingegnosa, ma altrettanto pericolosa. È il “body stuffing” utilizzato per trasportare e nascondere la droga nel corpo per sfuggire ai controlli.  La pratica è pericolosa in quanto è possibile che il body stuffer vada incontro anche a gravi complicazioni, quali l'occlusione intestinale e l'intossicazione acuta per la rottura degli involucri nello stomaco. 

I body stuffer, detti anche “mini packer”, molto spesso sono piccoli trafficanti o consumatori che, temendo di essere scoperti dalla polizia, impulsivamente ingoiano gli involucri di stupefacente pronti per lo smercio al dettaglio sperando di evitare l’arresto da parte delle forze dell’ordine. 

Così è accaduto a tre 20enni extracomunitari (provenienti da Nigeria, Gabon e Burkina Fasu) che sono stati sorpresi, in due diverse circostanze, dal personale della Squadra Volante mentre parlavano con i clienti in strada. Avvicinati per essere sottoposti a controllo, i tre, tutti con precedenti specifici, con mossa fulminea hanno portato alla bocca e ingerito diversi involucri termosaldati contenenti stupefacente.

Gli arrestati, prima di essere tradotti in carcere, sono stati sottoposti a controllo medico ospedaliero, che ha confermato la presenza di corpi estranei nella loro cavità gastrica. Il “body stuffing” ormai ha raggiunto una elevata percentuale di successo. Sempre più spesso, gli operatori di polizia sul territorio, durante i controlli antispaccio nelle zone della movida, si imbattono in pusher che, alla loro vista, deglutiscono frettolosamente decine di ovuli pur di tentare di sottrarsi all’arresto.
 

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