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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Vallette

Maxi processo No Tav, tensione fuori dal bunker delle Vallette

Si sono vissuti momenti di tensione questa mattina alle Vallette dove era in corso maxi processo contro i No Tav. Gli imputati hanno letto un comunicato di protesta per la scelta dell'aula bunker delle Vallette

Gli imputati del maxi processo No Tav, per gli scontri in Val Susa nell'estate del 2011, questa mattina hanno protestato contro la sede scelta per il dibattimento, ossia il bunker del carcere delle Vallette di Torino. Si sono vissuti attimi di tensione: da una parte c'era il presidente del Collegio giudicate, Quinto Bosio, che provava a zittirli, dall'altra c'erano gli imputati che noncuranti hanno continuato a leggere il comunicato di protesta.

L'udienza si è tenuta nel bunker delle Vallette, un'aula costruita per ospitare i grandi processi di criminalità organizzata e terrorismo. Questa scelta però non è affatto piaciuta agli imputati. "La scelta di spostare il processo in questa aula bunker è in sintonia con l'ondata repressiva sostenuta e legittimata dalla campagna mediatica finalizzata a demonizzare il movimento No Tav", hanno scritto in un volantino e letto al giudice.

Dopo la la lettura del comunicato gli imputati hanno lasciato l'aula. Fuori dal bunker si sono vissuti altri attimi concitati e non sono mancati strattonamenti con le forze dell'ordine.

Le proteste in realtà erano cominciate ancora prima. Oltre alle persone accusate del maxi processo, questa mattina sono arrivati alle Vallette decine di simpatizzanti No Tav, i quali hanno rumoreggiato da subito perché l'udienza era già cominciata senza che tutti gli imputati, una cinquantina, fossero arrivati.

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