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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Centro / Piazza Palazzo di Città

"Dateci la nostra palestra", sordomuti "sfrattati" in protesta a Palazzo Civico

A distanza di un anno dalla pubblicazione del bando, non vi sono notizie nè sull'aggiudicazione, nè su come e quando la palestra sarà restituita ai sordomuti. La portesta si è svolta durante il Consiglio comunale

Quando sono una trentina di sordomuti a protestare non che si possa fare tanto baccano, ma a volte - e in questo caso sicuramente - le frasi scritte su carta servono più di mille parole dette al vento, soprattutto di fronte a un Comune che - come cita il cartello di un manifestante sordomuto - "è più sordo di noi".

Stanno sotto Palazzo Civico, proprio dietro la statua del Conte Verde, quelli del Gruppo Sportivo Sordi e dell'Eente Nazionale Sordomuti, a protestare contro la mancata riapertura della palestra adiacente all'istituto Prinotti di corso Francia dove fino a un anno e mezzo fa si sono allenati i 120 sportivi del gruppo. "Ma non solo perchè nella palestra facevamo attività culturali e teatrali che ora non possiamo più fare - afferma Federico Paria, portavoce dell'ente -. Non abbiamo mai chiesto nulla al Comune, ci siamo sempre occupati a nostre spese della manutenzione dello stabile. Abbiamo continuato a fare le nostre attività in altri spazi, ma ora non ce la facciamo più a sostenere i costi. Rivogliamo la nostra palestra".

Lo stabile, di proprietà di Palazzo Civico, concesso gratuitamente dalla Circoscrizione Tre è poi passato in gestione all'ufficio del Patrimonio del Comune di Torino che, dopo aver rinnovato la gestione gratuita dell'immobile, ha poi deciso di "sfrattare" quelli del Gruppo Sportivo Sordi e pubblicare un bando da oltre 30mila euro all'anno per la presa in carica della palestra medesima. Il Comune avrebbe, infatti, riscontrato delle spese insostenibili, come i 12mila euro di riscaldamento che, tuttavia, assicurano i manifestanti "è stato usato solo un paio di volte".

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Protesta sordomuti

 

Sta di fatto che a distanza di un anno dalla pubblicazione del bando non si hanno notizie in merito all'aggiudicazione e, soprattutto, alla riapertura della palestra. Della questione si è fatto carico il consigliere Giuseppe Sbriglio che ha richiesto i dovuti chiarimenti al sindaco Fassino: "La mancanza di fondi e la carenza di bandi per lo svolgimento di attività sportive in città impediscono di fatto al Gruppo Sportivo di praticare sport anche all'interno di strutture diverse dalla palestra Prinotti - ha affermato Giuseppe Sbriglio -. Il Comune non ha tenuto conto della finalità sociale della palestra: l'affitto dei locali è troppo alto e nessuno li affitterà mai se non si trova una soluzione alternativa".

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