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Cronaca Centro / Piazza Palazzo di Città

No a sgomberi e sfratti, nomadi in protesta sotto Palazzo Civico

Attimi di scompiglio quando il consigliere Maurizio Marrone ha lanciato alcuni volantini dal balcone di Palazzo Civico con gli orari dei bus per la Romania

Hanno sfilato da Palazzo Civico fino agli uffici della Rai per manifestare contro lo sgombero del campo nomadi di lungo Stura Lazio e gli sfratti stabiliti dal progetto "La città possibile". Tra i nomadi scesi in strada - circa una settantina - c'erano anche molti bambini che, in testa al corteo, reggevano striscioni e cartelloni di carta.

Già, una casa per tutti, dopo lo smembramento dell'insediamento di lungo Stura Lazio, dopo che "cooperative e associazioni si sono spartiti una torta di circa 5 milioni di euro, dopo la promessa che chi collaborava alla distruzione riceveva un'abitazione, sì, ma un monolocale a 250 euro al mese". Le rivendicazioni dei nomadi che hanno urlato di fronte a Palazzo Civico, presidiato dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa, sono state accompagnate anche dalla presenza di alcuni antagonisti dei centri sociali. 

Chi si aspettava scontri e disordini, però, è rimasto deluso poichè la manifestazione si è svolta comunque in modo piuttosto pacifico. Salvo alcuni attimi di smarrimento, verificatisi quando il consigliere di Fratelli d'Italia Maurizio Marrone ha lanciato - dal balcone di Palazzo Civico - alcuni volantini con su scritto gli orari del bus per la Romania. Una provocazione che al consigliere è costata anche una multa di 50 euro redatta dai vigili urbani per abbandono di rifiuti. "In un momento in cui migliaia di famiglie italiane affollano le liste di attesa per la casa popolare è incredibile che a Torino vengano a manifestare sotto il Comune gli zingari insieme agli anarchici per continuare a stare negli housing sociali, spesso abusivi e di proprietà dei "ras delle soffitte", gestiti dalle coop rosse e bianche al costo di 5 milioni di euro - ha dichiarato Marrone -. Il rimpatrio è l'unica soluzione".

Lo sgombero del campo nomadi di lungo Stura Lazio dovrebbe essere sgomberato definitivamente entro qualche mese, dopo che i lavori di smantellamento sono inziati nel 2013 con il contributo di 5 milioni di euro finanziati dallo Stato italiano.

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