Prostituzione: chiusi 40 centri massaggi cinesi, i blitz a Torino e Rivoli
Indagati per favoreggiamento tutti i titolari, interrogate 60 ragazze e 200 clienti. In ogni esercizio circa 500 euro al giorno provenivano dalle prestazioni irregolari
In una sola mattinata sono stati chiusi 40 centri massaggi cinesi a Torino e Rivoli con l'accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Il sequestro preventivo dei locali messo in atto da polizia locale (che ha coordinato l'operazione), polizia di Stato e carabinieri è stato emesso dal giudice in quanto le indagini, avviate già nel dicembre 2015 dalla sezione tratta e sfruttamento della prostituzione dei vigili, hanno accertato che in tutti i centri venivano offerte, accanto ai tradizionali massaggi, anche prestazioni di carattere sessuale.
Sono stati ascoltati circa 200 clienti, che hanno confermato tutti di avere pagato somme tra 60 e 70 euro in cambio di sesso. Le ragazze identificate sono state 60, mentre si calcola che in ogni centro venissero effettuate mediamente sette prestazioni al giorno, per incassi illeciti che toccavano i 500 euro.
Le indagini si sono svolte ad ampio raggio: ascoltando testimonianze, con appostamenti e analizzando siti internet e giornali free press locali.
Sono stati notificati gli avvisi di garanzia a tutti i responsabili dei saloni. Oltre ai reati previsti dalla legge Merlin saranno da valutare anche quelli di natura amministrativa e fiscale.