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Cronaca

Processo ai No Tav, ci sono i parlamentari Cinque Stelle tra il pubblico

Laura Castelli, Alberto Airola, Marco Scibona si sono presentati per seguire l'udienza, dedicata agli interventi degli avvocati difensori

Ci sono alcuni neo parlamentari del Movimento 5 Stelle tra il pubblico nell'aula bunker delle Vallette, a Torino, dove oggi è ripreso il maxi processo ai No Tav per gli scontri in Valle di Susa dell'estate del 2011.

Laura Castelli, Alberto Airola, Marco Scibona si sono presentati per seguire l'udienza, dedicata agli interventi degli avvocati difensori che si oppongono alle richieste di costituzione delle parti civili.

Uno dei 53 imputati, Tobia Imperato, avrebbe voluto rendere una dichiarazione ma i giudici non glielo hanno permesso. (ANSA)

23 MARZO, CINQUE STELLE IN VALSUSA

Obiettivo della Presidenza del Consiglio dei Ministri è "colpire il movimento No Tav e una resistenza popolare che va avanti da venti anni contro un'opera inutile e dannosa'': così l'avvocato Claudio Novaro, uno dei difensori, ha chiesto di respingere la proposta di costituzione di parte civile mossa da Palazzo Chigi al maxi processo, ripreso oggi a Torino, per gli scontri in Valle di Susa del 2011. Il governo lamenta dei danni "non patrimoniali" affermando, tra l'altro, che con il presidio allestito dai No Tav in località Maddalena, sgomberato dalle forze dell'ordine il 27 giugno di quell'anno, venne sottratta allo Stato italiano la sovranità su una parte del territorio nazionale. Una tesi che Novaro ha respinto dicendo che si è trattato solo di un momento di una"lotta popolare che dura da due decenni" e sottolineando che non sono contestati delitti contro la personalità dello Stato ma semplici episodi di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

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