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Cronaca

Processo Soria, parla il maggiordomo: "Ferita ancora aperta"

L'ex patron del Grinzane Cavour è imputato per le presunte malversazioni dei contributi pubblici e per le angherie a "Nitish", che dice: ""Mi aspetto solo giustizia, è rimasta una ferita aperta"

Continua il Processo Soria, questa mattina ha preso il via la fase istruttoria. Oggi ha parlato Dabeedin Hemrajsing, detto "Nitish", il maggiordomo delle Isole Mauritius, ascoltato dai giudici del tribunale del capoluogo piemontese. Il processo vede l'ex patron del Premio Grinzane Cavour Giuliano Soria imputato per diversi reati. E' imputato per le presunite malversazioni dei contributi pubblici e per le angherie cui, secondo l'accusa, sottoponeva il suo giovane maggiordomo Nitish.

Il maggiordomo non è ancora riuscito a dimenticare quel che ha passato in quello stabile di via Montebello. "Mi aspetto solo giustizia, è rimasta una ferita nella mia vita che non sono riucito a dimenticare", ha detto Nitish davanti ai giudici. Rispetto alla testimonianza del mauriziano Giuliano Soria deve rispondere dei reati di molestie, violenza sessuale e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina .

Lungo l'elenco di angherie a cui era sottoposto il giovane: "Soria entrava nella mia camera e mi toccava i genitali. Mi chiamava bestia selvaggia e mi diceva che ero uno schiavo". Il patron del premio letterario Grinzaner Cavour avrebbe anche impedito a Nitish di uscire di casa, gli avrebbe tolto soldi dallo stipendio se il cappuccino preparato dal maggiordomo non era di suo gradimento e lo avrebbe persino obbligato a mangiare carne rossa, vietata dal suo credo religioso.

Dabeedin Hemrajsing ha lavorato alle dipendenze di Soria fino al 2008. E' ancora un ragazzo, ha 25 anni, chiede giustizia e poi è pronto a voltare pagina.

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