Lo scorso lunedì il pm Raffaele Guariniello aveva chiesto una condanna a 20 anni per per due alti dirigenti dell'Eternit, la multinazionale dell'amianto responsabile, secondo l'accusa, di migliaia di morti  in quattro stabilimenti italiani: Cavagnolo (Torino), Casale Monferrato (Alessandria), Rubiera (Reggio Emilia) e Bagnoli (Napoli).

Oggi la Regione Piemonte ha chiesto un risarcimento di 69 milioni di euro a Stephan S., miliardario svizzero di 64 anni, e Louis C., barone belga di 89 anni, imputati per disastro ambientale doloso e omissione volontaria di cautele sui luoghi di lavoro.

Il danno patrimoniale subito dalla Regione, secondo l'avvocato di parte civile Cosimo Maggiore, ammonta a 60 milioni per le spese di bonifica degli stabilimenti di Casale Monferrato (in provincia di Alessandria) e Cavagnolo (in provincia di Torino) e nove milioni per le cure ai malati di asbestosi e tumori provocati dall'amianto. Un ulteriore risarcimento per danno di immagine potrà essere poi stabilito dalla corte. Quello della Regione, al momento, è il più cospicuo risarcimento richiesto dalle parti civili del maxi-processo, il più grande d'Europa per inquinamento, morti e patologie connessi all'amianto. Il pubblico ministero Raffaele Guariniello aveva chiesto per i due imputati una condanna a 20 anni di carcere. Le richieste di parte civile dovrebbero concludersi entro fine mese, mentre dopo la pausa estiva parleranno le difese.