rotate-mobile
Cronaca Centro / Piazza Palazzo di Città

Taxi, continuano lo sciopero e le proteste davanti a Palazzo civico

La Lega Nord ribadisce il sostegno ai tassisti. Ricca: "L'approvazione dell'emendamento in Senato favorisce le piattaforme online e rende carta straccia le loro licenze"

Continuano a Torino, come in altre città italiane, le proteste dei tassisti contro la "sanatoria pro Uber". Anche questa mattina, giovedì 16 febbraio, gli autisti torinesi - circa 200 - hanno organizzato un presidio in piazza Palazzo di città, davanti al Comune, in attesa del voto romano in Senato sul dl Milleproroghe della senatrice del Pd Linda Lanzillotta, contenente l'emendamento in questione. Di fatto, tramite un'applicazione scaricabile su smartphone, verrebbe sdoganato il servizio che spianerebbe la strada alle multinazionali, Uber su tutte, danneggiando i tassisti.

Ma l'Unione Nazionale Consumatori non è di questo parere: "Non si tratta di una sanatoria - afferma il presidente Massimiliano Dona -, ma di colmare un vuoto normativo e favorire forme di trasporto innovativo come la sharing economy".

Di fatto nessuna nuova norma danneggerebbe i tassisti, si tratterebbe di una semplice regolamentazione dei servizi tecnologici che permettono di intercettare una nuova domanda di servizi, favorendo così i giovani che prediligono le piattaforme di sharing. "La normativa attuale è antidiluviana  - continua Dona - e impedisce qualunque forma di concorrenza e di innovazione. Ecco perché il legislatore, per una volta, dovrebbe non farsi condizionare e fare il proprio dovere". 

La Lega Nord ha ribadito invece il suo sostegno ai tassisti: “Qualsiasi sarà la forma di protesta che i tassisti decideranno di adottare - ha affermato Fabrizio Ricca, capogruppo in comune -, dopo l’approvazione dell’emendamento che favorisce le piattaforme online e rende carta straccia le loro licenze, noi saremo al loro fianco. I tempi e i modi con cui si è consumata la discussione mi fanno pensare alla malafede di chi li ha presentati e di chi li vota. Non mi stupirebbe scoprire tra un po’ di tempo che qualcuno di loro è diventato manager stipendiato da qualche multinazionale. Eravamo al fianco dei tassisti ieri lo siamo oggi e lo saremo domani.”

Nel frattempo i tassisti torinesi hanno invaso con le loro auto, in segno di protesta, anche tutta piazza Castello, tra il palazzo della Regione e Palazzo Madama.  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Taxi, continuano lo sciopero e le proteste davanti a Palazzo civico

TorinoToday è in caricamento