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Cronaca

Un preservativo al posto dell'aureola, è polemica per la campagna contro l'Aids in metro

Don Paolo Fini della Pastorale Salute della Diocesi di Torino perplesso: "Mi sembra cattivo gusto"

L’intento è senz’altro importante, ossia combattere l’Aids. Lo slogan parla chiaro “Mettitelo in testa”. Ma qualcuno, appena entrato in metro questa mattina, è senz’altro sobbalzato.

La nuova campagna contro l’Aids mostra un cartellone con una ragazza con un preservativo intorno alla testa. Praticamente una sorta di aureola.

Un messaggio molto chiaro, che cerco non è passato inosservato. E immediatamente si è scatenata la polemica.

Don Paolo Fini della Pastorale Salute della Diocesi di Torino, ha parlato di “Cattivo gusto” mentre secondo il promotore della campagna, l’eurodeputato dei Socialisti e democratici Daniele Viotti, il “messaggio è passato”.

Bisogna essere uniti in questa battaglia, ma evitando di fare una comunicazione che può offendere qualcuno senza ottenere l’effetto sperato” ha concluso Don Paolo Fini. Ai cittadini l’ardua sentenza.

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