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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Balangero

Bagarre sull'amiantifera di Balangero: è scontro Goffi-Rovello

Goffi: "Mancata la trasparenza su un intervento così delicato per la salute pubblica degli abitanti". Rovello replica: "E' in atto una bonifica. La trasparenza non è mai venuta a mancare"

E' ancora polemica per quanto riguarda l'amiantifera di Balangero. Il consigliere regionale dell'Udc Alberto Goffi avanza l'accusa di “mancata trasparenza” sulla delicata tematica legata alla grande cava di amianto, che sorge alle porte di Torino. Goffi richiede dunque alla IV Commissione un sopralluogo per verificare lo stato di sicurezza dell'amiantifera in questione, già al centro di un'inchiesta del 2012 da parte del procuratore Raffaele Guariniello.

"Occorre verificare con urgenza - spiega Goffi - se i fondi stanziati per la bonifica dell'ex cava a favore della R.S.A. Srl, la società per il Risanamento e lo Sviluppo Ambientale dell'ex miniera, siano stati effettivamente ed efficacemente destinati alla messa in sicurezza e alla bonifica dell'area in oggetto". A rispondere all'attaco del consigliere Udc, Roberto Rovello, assessore regionale: “Mi stupiscono i dubbi sollevati da Goffi”.

Rovello sostiene infatti che attualmente a Balangero sia in atto una bonifica dell'area e si difende: “La trasparenza su interventi in programma e contributi erogati non è mai venuta a mancare, si ricorda che la bonifica è costantemente monitorata e coordinata da una conferenza dei servizi incardinata nel Ministero dell'Ambiente, che ha sempre espresso apprezzamento per le modalità con cui viene gestita questa bonifica". Come prova concreta dell'attività di bonifica, Rovello inoltre spiega i progetti in atto in questi giorni: “In corso le operazioni di stoccaggio dei due silos colmi di polvere e fanghi di asbesto che svettano ai margini dei vecchi stabilimenti, dove lavoravano oltre 300 minatori. I lavori, monitorati da ben cinque punti di controllo, prevedono lo svuotamento e l'abbattimento dei silos, che erano stati messi in sicurezza una dozzina di anni fa”.

Tutto ciò sarà possibile grazie ai 6 milioni e 700 mila euro stanizati, nei mesi scorsi, dal Ministero dell'Ambiente, per la bonifica degli stabilimenti e per opere di manutenzione alla rete idraulica interna.

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