Puntò la pistola contro il figlio: scarcerato, torna due volte a molestare lui e l'ex moglie
La sua famiglia ha deciso di vendere il bar che gestisce a Lucento. Vuole rifarsi una vita, forse all'estero
Appena uscito dal carcere si è ripresentato, la sera di mercoledì 26 aprile 2017, nel bar che l'ex moglie gestisce nel quartiere Barriera di Milano. Ed è tornato, per la terza volta in un mese e mezzo, dietro le sbarre perché gli agenti della polizia sono intervenuti e lo hanno arrestato per evasione, visto che sarebbe dovuto andare subito in una comunità di recupero alla Falchera.
Protagonista dell'accaduto è il 46enne italiano che lo scorso 8 marzo puntò la pistola contro il figlio maggiore nel bar gestito da quest'ultimo, a Lucento. Il ragazzo in questi anni ha sempre preso le parti della madre e il padre non glielo ha mai perdonato: non sparò perché l'arma, che fu poi recuperata dal figlio minorenne e, a suo dire, fu gettata nel fiume Dora Riparia, si inceppò.
Da allora, dopo il primo arresto e la scarcerazione, per lui vige il divieto di avvicinarsi ai familiari. Che ha violato già una volta, il 28 marzo, quando è stato nuovamente portato in carcere dagli agenti. Mercoledì la nuova scarcerazione e l'arresto, questa volta per evasione.
L'ex moglie, 46 anni, e il figlio 20enne hanno messo in vendita i due esercizi pubblici. Non ce la fanno più, vogliono rifarsi una vita altrove, forse addirittura in un altro Paese.