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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Piemonte, oculisti sul piede di guerra contro il taglio delle convenzioni

A rischio gli interventi più delicati: “L’assessore Saitta ci ripensi”

Circa 200 oculisti piemontesi hanno contestato la stretta dell'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, sugli interventi di chirurgia agli occhi nelle strutture convenzionate. 

Non solo. È stata infatti sottoscritta una mozione, adottata dal consigliere regionale di maggioranza di Scelta civica – oltreché medico – Alfredo Monaco, per far tornare la Regione sui propri passi, dopo che due anni fa è stato ridotto da 2600 a 1500 euro il rimborso regionale per ogni intervento chirurgico e, dal primo gennaio 2016, sono state tolte le convenzioni per i posti letto, per cui, se il paziente deve rimanere una notte in ospedale dopo l'intervento, deve pagarselo di tasca propria. 

"Basterebbe convenzionare due letti, non un intero reparto - spiega Antonella Croce, delegata regionale del Goal, Gruppo oculisti ambulatoriali liberi, che sostiene la mozione - ma alcuni interventi durano fino a cinque ore e, in questi casi, una notte in ospedale è una precauzione minima. Non si può certo rischiare la vista del paziente".

Il provvedimento, in sintesi, toglie a importanti centri privati – come Villa Maria Pia e il Koelliker – la possibilità di svolgere in convenzione l'attività di chirurgia oculistica più importante. "E questo - osserva ancora la dottoressa Croce - mentre in altre regioni come Lombardia e Veneto la tariffa convenzionata rimane a 2600 euro". 

Attualmente i centri convenzionati coprono una quota importante di questo tipo di interventi: Villa Maria Pia ne effettua circa 530 l'anno, mentre circa 180 sono quelli del Koelliker. Molto più bassi i numeri degli ospedali pubblici, fatta eccezione per l'Oftalmico – oltre 1200 – di cui proprio in questi giorni si sta discutendo, tra qualche polemica, il trasferimento dell'attività tra le Molinette e il San Giovanni Bosco.

Di qui la richiesta, inserita nella mozione, che: “Il Consiglio regionale impegni il Presidente della Giunta e la Giunta regionale a ritoccare in adeguamento le tariffe alla coerenza onerosa delle complesse realtà operative, a garantire la sicurezza della chirurgia vitreo-retinica e ad assegnare posti letto di ricovero alle strutture convenzionate capaci di garantire l'evasione della domanda di chirurgia vitreo-retinica”. 


 

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