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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Mercato nero dei pezzi di ricambio: vetture rubate poi smontate nel Torinese e inviate all’estero

Eseguite 12 misure cautelari dalla Polizia Stradale di Torino nell’ambito dell’operazione “Drosso”

Giovedì gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale “Piemonte e Valle d’Aosta” di Torino hanno eseguito 12 misure cautelari (7 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 2 con obbligo di firma) a carico di cittadini nordafricani, romeni e italiani dediti alla ricettazione e al riciclaggio di autovetture di alta e media gamma. 

Le vetture rubate venivano smontate a pezzi da alcuni autodemolitori gravitanti nell’hinterland torinese che poi li cedevano a carrozzieri di origine maghrebina che, tramite appositi autocarri e container, li inviavano illegalmente in Marocco alimentando in quel paese il mercato nero dei pezzi di ricambio.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Torino, relativamente a 16 capi di imputazioni riguardanti la ricettazione di 32 autovetture, del valore commerciale di circa 400.000 euro.  

Indagini partite dalla scoperta di un’autodemolizione abusiva

Le indagini sono partite a fine gennaio 2019, quando in Strada del Portone a Torino, all’interno di un’autodemolizione abusiva, gli agenti avevano rinvenuto completamente smontata e fatta a pezzi una Jeep Grand Cherokee 3.0 V6, del valore commerciale di circa 70.000 euro, nuova, ancora da immatricolare, risultata rubata pochi giorni prima a Cuneo ai danni di una concessionaria (Video). Il motore e i vari pezzi di carrozzeria erano infatti già stati caricati, insieme ad altri pezzi di una vettura AUDI A4, anch’essa rubata pochi giorni prima in Torino, all’interno di un autocarro Iveco Daily di proprietà di un carrozziere nordafricano 36enne, che però si era dichiarato estraneo ai fatti sostenendo di aver noleggiato il veicolo ad un cittadino congolese residente in Spagna, esibendo tanto di contratto e documenti di guida. 

Gli operatori della Polizia Stradale di Torino, coordinati dal P.M. dr.ssa Giulia Rizzo, non credendo alla versione del cittadino nordafricano, hanno continuato l’attività investigativa dirigendo gli sforzi investigativi proprio su quell’autocarro Iveco Daily. Il monitoraggio del veicolo e del suo possessore (il carrozziere 36enne), consentiva di individuare i suoi collaboratori nonché i vari ricettatori ai quali venivano ceduti i pezzi di ricambio raccogliendo concreti elementi di prova a conferma dell’esistenza di una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione di veicoli. 

In particolare durante l’attività d’indagine presso il porto di Savona e presso il Porto di Genova sono stati sottoposti a sequestro un autocarro e un container pieni di motori e parti di carrozzeria relativi a 32 veicoli oggetto di furto consumati in provincia di Torino. 
Sono stati individuati quali luoghi di stoccaggio della merce rubata un capannone a Cumiana e alcuni box a Torino, sempre “gestiti” dal carrozziere 36enne. 

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i veicoli rubati, invece, venivano smontati presso una demolizione di Torino gestita da un italiano 52enne, già arrestato in passato dagli stessi inquirenti per fatti analoghi (in quel caso, anni prima, le vetture rubate e smontate venivano inviate a pezzi in Grecia). Ieri, durante la perquisizione eseguita presso l’autodemolizione, gli agenti hanno trovato e sequestrato parti di altri 6 veicoli risultati provento di furti commessi alla fine del mese di maggio 2020.

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