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Cronaca

Papa Francesco a Torino, Nosiglia: "Centro storico Basilica a cielo aperto"

Nosiglia: "L’immagine di questa chiesa senza mura nel cuore della città rappresenta a mio avviso un segnale forte di una Chiesa in uscita, così cara a papa Francesco

Una grande basilica all'aperto. E' questo lo spirito che anima la visita del Santo Padre a Torino, prevista per domenica 21 e lunedì 22 giugno. Perchè Papa Francesco "viene per incontrare tutti i cuori". In una città che ha visto, specie negli ultimi tempi, una forte conciliazione tra la religione cattolica e quella delle altre culture presenti nel territorio, la presenza del Papa rappresenta un punto d'unione, oltre a un momento di festa. E non solo per i cittadini, ma soprattutto per i disagiati.

"La visita di Francesco privilegia gli incontri con le persone in difficoltà, in condizione di sofferenza e di malattia fisica - ha affermato Monsignor Cesare Nosiglia -.  E vuole dedicare un’attenzione tutta particolare ai giovani: perché sono il nostro futuro e la nostra speranza; e anche perché oggi sono i più esposti alle tentazioni di una cultura che si ferma alla tecnologia, all’individualismo e al divertimento fine a se stesso".

Da stasera  saranno decine di migliaia i giovani ospiti di Torino: parteciperanno alla processione della Consolata, patrona della diocesi; domani andranno a venerare la Sindone e a Valdocco. Ci saranno, con loro e per loro, momenti di festa e di preghiera, di catechesi, di musica e fraternità, che avranno il loro culmine la sera di sabato con la veglia nel parco del Santo Volto, lungo la Dora.

Altri giovani incontreranno il Papa, domenica a pranzo: alcuni detenuti del Ferrante Aporti, il carcere minorile di Torino. È un collegamento forte con Don Bosco, che da quella prigione iniziò il suo lavoro educativo. Con i ragazzi, al tavolo del Papa, ci saranno una famiglia nomade, alcuni senza fissa dimora, immigrati e rifugiati. "Non sono passaggi di routine - continua Nosiglia - ma rispondono alla necessità di non emarginare nessuno".

Infine, l'ultimo saluto prima di partire il Papa lo rivolgerà ai ragazzi delle parrocchie e delle scuole, che lo accompagneranno sulla strada verso l'aeroporto.

"La visita di Francesco andrà dunque ben al di là di un evento confessionale - ha concluso Nosiglia - perché stimolerà e si rivolgerà a tutte le componenti, anche laiche e istituzionali, e al mondo del volontariato e soprattutto all’intera popolazione".

In particolare, per l'evento della messa del santo padre di domenica 21 giugno, da piazza San Giovanni a Piazza Castello, via Roma, Piazza San Carlo, via Po e Piazza Vittorio – tutti luoghi in cui il Papa passerà e in alcuni dei quali anche più volte – i maxischermi renderanno visibili le immagini dei vari momenti della visita di Bergoglio alle persone che la potranno così seguire. Altrettanto, si potrà partecipare passo passo alla celebrazione della Santa Messa, durante la quale ci sarà anche la possibilità di ricevere la comunione, grazie alla presenza delle molte chiese lungo il percorso, da cui partiranno i diaconi per la
distribuzione del Santissimo Sacramento.

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