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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Crocetta / Corso Vittorio Emanuele II

Pensionato morì cadendo in una buca, la difesa chiede l'audizione di Fassino

Il 76enne inciampò sulla pavimentazione sconnessa, nel centro di Torino, e in seguito alla caduta perse la vita. Il primo cittadino potrebbe testimoniare in tribunale il prossimo 27 novembre

Il primo cittadino di Torino, Piero Fassino, il 27 novembre potrebbe testimoniare al processo per il caso del pensionato morto nel maggio 2013 dopo essere inciampato in una buca in città. A chiedere l'audizione del sindaco saranno due dirigenti comunali presenti fra i sei imputati, difesi dagli avvocati Gino Obert e Guglielmo Guglielmi.

Secondo la difesa, la buca tra via Ormea e corso Vittorio Emanuele, in cui inciampò il 76enne, si trovava in corrispondenza di un tombino: era lunga 110 centimetri, larga 30 e profonda quattro e si era aperta dopo i forti temporali abbattutisi sul capoluogo pochi giorni prima.

La difesa sosterrà inoltre che l'ampiezza del territorio comunale non permette continui controlli capillari: mancano le indispensabili risorse finanziarie. Addirittura è in fase di preparazione uno studio che dimostra come Torino, negli ultimi anni, sia una delle città che ha ricevuto meno fondi, rispetto anche ad altri centri più piccoli.

A detta di un consulente dei pm Francesco La Rosa e Raffaele Guariniello, la pavimentazione di quel tratto di strada era in pessime condizioni, tali da rendere necessario un rifacimento radicale e da posizionare un cartello accanto al tombino.
La polizia municipale nell'estate successiva ha recensito sul territorio di Torino circa 2500 buche.
 

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