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Cronaca Nichelino

Nichelino, c'è la firma per il gemellaggio dei parchi italo-francese

Il Gran Parc Mirabel Jonage ed il Parco fluviale del Po torinese sono entrambi aree naturali periurbane, integrati nelle aree urbane di due grandi metropoli europee: Lione e Torino

A Lione (nella sala dei seminari del Gran Parc Mirabel Jonage), è stata apposta la firma al gemellaggio dei parchi italo francese.

Hanno firmato il presidente del Parco fluviale del Po torinese (che comprende il territorio attraversato dal torrente Sangone e quindi anche Nichelino) Piergiorgio Bevione ed il presidente del Symalin (agenzia proprietaria del Gran Parc Mirabel Jerome Sturla) alla presenza dell’assessore all’Ambiente del Comune di Nichelino Enrica Robioglio, delegata del presidente dell’assemblea dei Sindaci del Parco del Po Giuseppe Catizone, e del direttore del Parco del Po Ippolito Ostellino.

Il Gran Parc Mirabel Jonage ed il Parco fluviale del Po torinese sono entrambi aree naturali periurbane, integrati nelle aree urbane di due grandi metropoli europee: Lione e Torino. I due parchi presentano numerose similitudini sia ambientali, sia sul piano delle funzioni e dei compiti: l’utilizzo delle risorse naturali, la gestione della biodiversità, l’accoglienza e la fruizione del pubblico, la rinaturalizzazione dei luoghi modificati dall’uomo.

Il direttore del Parco del Po torinese Ippolito Ostellino spiega i motivi del gemellaggio. «Ci permette di mettere a confronto le politiche di due aree metropolitane e sviluppare nuovi modelli di gestione dei parchi riguardo alla vigilanza del territorio. In più: ci da occasione di intensificare le azioni di cooperazione, di condividere le reti e lo sviluppo turistico e di fare sintesi – afferma Ostellino - Ci interessano particolarmente i modelli gestionali ed economici perché in Francia gli standar sono più elevati. L’accordo ci può aiutare a ragionare sulla gestione degli spazi culturali ed ambientali. Questo gemellaggio ci permetterà inoltre di accedere a programmi comunitari di finanziamento per sviluppare proposte di gestione economica dei territori protetti, in grado di coinvolgere maggiormente le risorse private e le entrate connesse a servizi di fruizione turistica».

Soddisfatto dell’importante accordo il presidente dell’Ente parco Piergiorgio Bevione. «Confrontarsi con altre realtà ci permetterà di crescere – aggiunge - Questo accordo è per noi un terreno di prova per verificare i programmi e le proposte gestionali che il parco svilupperà anche con i lavori legati alla stesura del Masterplan del Po e dei laghi. Il Masterplan verrà presentato in occasione del seminario tecnico europeo che si terrà a Lione dal15 al 17 giugno».
Infine l’assessore Robioglio indica come il confronto con altre realtà possa portare concreti vantaggi economici. «La firma di Lione è un momento importante per il Parco del Po – spiega - Le politiche naturalistiche devono guardare in prospettiva, devono essere capaci di attrarre finanziamenti e rendere i parchi maggiormente fruibili al turismo. C’è molto da imparare dalla gestione francese dei parchi e non si può non osservare come alcuni modelli possano essere traslati nella nostra realtà territoriale».

Per la Regione Piemonte era presente il funzionario Antonio Farina che ha auspicato una maggiore attenzione nei confronti dei parchi urbani. Sono aree antropizzate che si affacciano nei grandi centri abitati: occorre dimostrare che biodiversità e ambiente possono convivere

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