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Cronaca Vallette / Via Maria Adelaide Aglietta

Dal carcere arriva l’appello: “Non chiamare amore chi ti fa soffrire”

Inaugurata una panchina rossa contro la violenza sulle donne davanti alla Casa circondariale dove vi sono anche persone detenute per reati a sfondo sessuale

Non chiamare amore chi ti fa soffrire. Fai tu i primi passi, a te stessa non mentire”. È la frase scritta sulla panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne, inaugurata martedì davanti alla Casa circondariale di Torino, in via Maria Adelaide Aglietta 35, al capolinea del bus 29.

Presenti all’inaugurazione il writer torinese Karim Cherif, autore dell’opera, e le ragazze e i ragazzi che hanno scelto la frase da dipingere. Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri: l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Torino Marco Giusta; la Garante dei detenuti del Comune di Torino Monica Cristina Gallo; il Garante regionale dei detenuti Bruno Mellano; il direttore del carcere di Torino Domenico Minervini; la vice comandante e alcuni agenti del reparto della Polizia Penitenziaria di Torino.
 
L’inaugurazione – ha dichiarato la Garante Monica Cristina Gallo – è frutto di un progetto condiviso durato sei mesi. Abbiamo scelto questo luogo, dove ci sono anche persone detenute per reati a sfondo sessuale, per stimolare la riflessione e percorsi detentivi che portino a una maggiore consapevolezza e aiutino ad evitare la recidiva”.
 
C'è un progetto complesso dietro questo intervento artistico – ha affermato l’assessore Marco Giusta – per occupare con panchine e riflessioni culturali spazi che altrimenti sarebbero lasciati vuoti”.
 
Da tempo – ha dichiarato il direttore Domenico Minervini – lavoriamo per sensibilizzare la popolazione detenuta su queste tematiche. La panchina rossa, collocata in un punto di forte passaggio, è un monito e un’occasione per veicolare il messaggio civico al maggior numero possibile di persone”.
 

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