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Cronaca Falchera / Via Cavagnolo

Gli immobili abbandonati del Comune a chi è senza casa in cambio della ristrutturazione

E' la sperimentazione che è stata approvata dalla Sala Rossa: si inizia con la palazzina di via Cavagnolo, che sarà data a 4-5 famiglie, le quali dovranno risistemarla per poterci vivere all'interno

In una Torino sempre più colpita dagli sfratti e dalle domande per una casa popolare, moltissime delle quali non possono ricevere una risposta positiva se non in tempi molto lunghi, spunta una proposta che potrebbe aprire nuovi scenari su questo fronte e una nuova politica fino a oggi mai presa in considerazione. La Sala Rossa ha aperto gli occhi sugli immobili comunali abbandonati e lasciati a se stessi, quelli snobbati da bandi e aste pubbliche.

Uno di questi è la palazzina di via Cavagnolo, immobile che il Comune sta tentando di vendere o dare in gestione ormai da alcuni anni, ma di proposte non ce ne sono mai state. Disertato anche l'ultimo bando rivolto alle associzioni no profit, il futuro per lo stabile potrebbe passare per le mani di chi è in emergenza abitativa: una mozione del consigliere Maurizio Marrone, approvata dal Consiglio comunale, ha infatti stabilito che verrà avviata una sperimentazione di autorecupero a fine abitativo della palazzina.

In pratica tramite un bando l'immobile del Comune sarà dato a 4-5 famiglie che si accolleranno la ristrutturazione e gestione dello stabile, in cambio di un tetto sopra la testa. Un modus operandi che consente da un lato di non lasciar morire la palazzina di via Cavagnolo, creando a ruota degrado nella zona, dall'altro dà l'opportunità a chi non ha una casa di poterne avere una.

La sperimentazione potrebbe poi essere ripetuta in altri immobili abbandonati di proprietà del Comune di Torino. “L’emergenza abitativa morde sempre più forte nella Torino capitale italiana degli sfratti per morosità - le parole di Marrone -, ma, mentre in Consiglio regionale la sinistra pensa solo ai CdA delle ATC, in Consiglio comunale di Torino ho riportato una vittoria importante per i torinesi rimasti senza una casa. Sono felice che in Sala Rossa prevalga il buonsenso, con un Pd che condivide e accoglie una proposta storica della destra sociale".

Ovviamente non trattandosi di un alloggio popolare, non rientra nella totale legalità quanto si è scelto di fare in via Cavagnolo: somiglia perlopiù a "un'occupazione guidata" che, però, potrebbe essere un'ottima soluzione per fronteggiare meglio il problema sfratti, che a oggi conta 4 mila famiglie senzatetto in città. Il successo, seppur fatto senza le suddette premesse, si può riscontrare in via Bizzozzero dove una palazzina occupata e restaurata dagli occupanti, i quali hanno rifatto impianti elettrici e idrici, è stata rimessa a nuovo.

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