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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Passa l'attività di usuraio al figlio, arrestate due persone nel torinese

Il padre era dagli anni '70 che concedeva prestiti a piccoli imprenditori con tassi anche dell'85%. Il figlio, titolare di un negozio di abbigliamento, è stato scoperto dalla Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza di Torino ha arrestato due persone, padre e figlio, su ordine della Procura, per concessioni di prestiti con tassi di interesse da capogiro. I due agivano da usurai e il padre, 77enne di Rosta, iniziava ad essere troppo anziano per continuare l'"attività" e così l'aveva ceduta al figlio, un 45enne di Villarbasse titolare di un negozio di abbigliamento. Al genitore sono stati concessi gli arresti domiciliari per via dell'età.

L'indagine è partita da controlli bancari: il figlio, infatti, da qualche tempo aveva iniziato a emettere una serie di assegni circolari a beneficio di titolari di attività al di fuori di quelle del suo settore. I finanzieri hanno così capito che si trattava di prestiti, dei quali si chiedeva la restituzione in parte con assegni con tassi appena al di sotto dei limiti di legge e in parte in contanti, che sfuggivano al controllo delle banche e delle autorità portando però i tassi reali ben oltre il consentito, talvolta con punte dell'85%.

Gli accordi venivano siglati per telefono e il prestito avveniva sempre nei soliti posti, o nel quartiere Pozzo Strada di Torino, o in un bar vicino alla stazione di Porta Susa, o ancora in un bar nel centro di Rivoli. Seguendo gli spostamenti del figlio, i militari hanno poi individuato un capannone utilizzato per incontrare le vittime dell'usura. Secondo quanto ricostruito, l'attività andava avanti da decenni ed era iniziata sotto la direzione del padre, che negli anni '70 aveva costituito una finanziaria, fallita nel 2006, con sede nel capoluogo piemontese.

Al duo familiare si rivolgevano soprattutto piccoli imprenditori (titolari di panetterie, parrucchieri) che hanno ammesso di essere in quella condizione da parecchi anni: per alcuni di loro nuovi prestiti servivano solo a coprire i vecchi. Una coppia di anziani coniugi era addirittura riuscita ad estinguere le proprie pendenze con gli usurai solo una volta in pensione, grazie alla liquidazione e al di una finanziaria regolare. Una donna di mezza età, invece, si era vista costretta a vendere la propria attività commerciale, unica fonte di sostentamento, per estinguere i suoi debiti. Le indagini della Finanza, col coordinamento del pubblico ministero Vito Sandro Destito, proseguiranno con l'esame dei titoli di credito e dei documenti rinvenuti presso le abitazioni dei due arrestati, ai quali sono stati sequestrati anche i conti correnti.

(ANSA)

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