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Cronaca Lucento / Via Borgomasino

Condannati per omicidio fuggono a Rotterdam, traditi dal guinzaglio del cane

La storia di due albanesi che devono scontare 30 anni per il delitto di via Borgomasino

Condannati a 30 anni di carcere per l'omicidio di Said Waddoud, il marocchino di 24 anni ucciso a calci e pugni la notte del 12 gennaio 2015 in via Borgomasino, erano fuggiti a Rotterdam.

A tradire i due albanesi, Redion Rakipaj, 27 anni, e Naim Vargo, 35 anni, è stato un banalissimo errore: hanno fatto girare il loro cane senza guinzaglio ai giardini.

La polizia olandese li ha controllati e, dalla verifica delle impronte digitali, ha scoperto che sulla loro testa pendeva un mandato d'arresto internazionale.

I due, che avevano documenti falsi e millantavano di essere romeni, devono scontare, al netto degli appelli per cui gli avvocati Davide Diana e Wilmer Perga si stanno già muovendo, la condanna inflitta loro (e ai loro presunti complici Bojken Zeqo, 28 anni, e Izmir Krasniqi, 25 anni) tre mesi fa dal gup Roberto Ruscello.

Per l'accaduto è già stato condannato anche un quinto albanese, Ogert Rakipaj, 27 anni, che deve scontare 16 anni di carcere.

Un sesto albanese, Klevis Gropa, è stato invece assolto dall'accusa di omicidio.

Il pestaggio, quella sera, era scattato perche la vittima, insieme a un amico, aveva infastidito alcune prostitute in via Sansovino a infastidire alcune prostitute.

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