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Cronaca Aurora / Via Chivasso

Omicidio di via Chivasso, arrestato l'assassino: è un romeno di 19 anni

Continuano le indagini sull'omicidio di Georghe Cimpoesu. I residenti di Borgo Aurora lanciano l'allarme microcriminalità. Il Questore: "In nove mesi sono stati effettuati oltre 1.500 interventi"

Si sono conclusi i controlli iniziati all'alba di stamani e finalizzati a contrastare il fenomeno della criminalità dei quartieri Aurora e Barriera Milano I carabinieri, anche con l'ausilio di elicotteri, hanno perlustrato il territorio concentrandosi su locali etnici e luoghi di aggregazione frequentati da cittadini stranieri. Sono state controllate 130 persone ed è stato arrestato un centrafricano già destinatario di provvedimento restrittivo dell'autorità giudiziaria.

Martedì prossimo, in Prefettura a Torino, si svolgerà una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per analizzare le problematiche nate nell'ultimo periodo nella periferia nord di Torino anche alla luce dell'omicidio avvenuto giovedì sera per strada. Il questore Aldo Faraoni, in una nota, evidenzia che Borgo Aurora, "al pari delle altre aree calde della città che registrano particolari criticità in materia di micro-criminalità, è quotidianamente vigilato dalle forze dell'ordine".

E' stato identificato e arrestato al Parco del Valentino l'uomo che giovedì sera ha ucciso  Cimpoesu: si tratta di un romeno di 19 anni che era fuggito portando con se l'arma del delitto, una scimitarra. Lo si apprende da fonti della Procura della Repubblica. Un romeno di 17 anni è stato inoltre fermato dai carabinieri di Torino perché gravemente indiziato, in concorso con il connazionale, dell'omicidio.

Un centinaio di residenti del quartiere Aurora di Torino ha manifestato oggi pomeriggio bloccando Corso Giulio Cesare, una delle più importanti arterie della città, per richiedere maggiore sicurezza dopo l'omicidio di Gheorghe Cimpoesu, il giovane massacrato a colpi di scimitarra. L'iniziativa è durata circa un'ora e si è svolta senza alcun incidente. I manifestanti hanno chiesto l'intervento del prefetto, del questore e del sindaco di Torino affinché "sia ristabilito un livello di sicurezza sostenibile per gli abitanti". Alla protesta hanno partecipato anche diversi stranieri, che hanno sottolineato come "il problema della sicurezza nel quartiere non sia collegato a quello dell'immigrazione".

La vittima dell'omicidio di via Chivasso è stata raggiunta - secondo un primo riscontro medico legale - da dieci colpi potenzialmente mortali. L'identificazione è avvenuta grazie alle impronte digitali e ad alcuni conoscenti che sono stati rintracciati dai Carabinieri. Cimpoesu, infatti, era già stato schedato per un piccolo precedente per omissione di soccorso.

Nella giornata di ieri le indagini si sono concentrate sui conoscenti della vittima e sui testimoni oculari del delitto. Decine di persone, infatti, sono uscite sui balconi o si sono affacciate alla finestra dopo aver sentito le urla e le richieste di aiuto del giovane rumeno. Secondo i loro racconti, l'aggressore, che indossava una camicia chiara, si è allontanato da due donne con cui passeggiava per inseguire Cimpoesu e ha estratto l'arma, con una lama ricurva lunga circa mezzo metro.

Cimpoesu ha tentato di fuggire per circa 40 metri sul marciapiedi, frapponendo un bidone della raccolta differenziata dei rifiuti tra sé e l'uomo armato. Poi, però, è caduto ed è stato colpito più volte con l'arma. Ha cercato di difendersi con la mano destra, che è stata amputata di netto. Infine, è stramazzato a terra in una pozza di sangue con ferite alla testa e al torace. L'arma del delitto non è stata trovata; in un cassonetto dell'immondizia i carabinieri hanno recuperato un coltello che, però, non è quello del delitto dal momento che non è sporco di sangue e non coincide con la descrizione fatta dai testimoni. (ANSA)

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