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Cronaca Salassa

Muore soffocato durante un rito di esorcismo islamico a Salassa, imam e altri due arrestati per omicidio

Sono l'ex moglie, il fratello e lo zio, che è figura di riferimento per la comunità

Lo ritenevano posseduto dai demoni e perciò lo hanno sottoposto a due sedute di esorcismo con rito islamico, che lo hanno portato alla morte per soffocamento. La terribile vicenda è avvenuta la sera dello scorso 10 febbraio 2024 in nell'appartamento di via Cavour 20 a Salassa, dove erano intervenuti i carabinieri della stazione di Cuorgnè e della compagnia di Ivrea per la morte di Khalid Lakhrouti, 43enne marocchino, per sospetta overdose.

L'autopsia, disposta dalla procura di Ivrea ed eseguita dai medici legali Mario Apostol e Andrea Vantu, ha poi portato a scoprire che invece il decesso non era legato alla droga. L'uomo, infatti, aveva sì assunto cocaina, ma era stato legato mani e piedi e gli è stato adagiato in faccia un corpo soffice, verosimilmente un cuscino o ancor più un abito visto che dall'esame è emerso che in gola aveva un bottone, provocandone la morte. 

Mercoledì 20 marzo 2024, dopo oltre un mese di indagini, i militari dell'Arma hanno arrestato, su ordine spiccato dal giudice Marianna Tiseo del tribunale di Ivrea, tre persone anch'esse marocchine. Si tratta di Sara Kharmiz, 35enne ex moglie della vittima residente nel palazzo dove è avvenuto l'omicidio (unica a finire ai domiciliari), del fratello 46enne della vittima, Nourddine, anch'egli residente nel palazzo, e dello zio della vittima, il 52enne Abdelrhani Lakhrouti (nella foto sotto), imam di Cuorgnè. Quest'ultimo è difeso dagli avvocati Valeria Ceddia e Alessandro Dimauro. Per tutti l'accusa è di omicidio volontario in concorso.

Abdelrhani Lakhrouti, imam di Cuorgnè arrestato

Gli stessi accertamenti eseguiti hanno permesso di confutare le dichiarazioni iniziali rese dai sospettati, che hanno cercato di sviare le indagini. Lo zio, in particolare, è ritenuto figura di riferimento della comunità islamica della zona e avrebbe guidato i rituali, che in almeno in un’altra occasione avrebbero condotto la vittima a dover far ricorso a cure ospedaliere per le lesioni subite.

I riti di esorcismo erano stati disposti dopo che, nell'ottobre 2022, la vittima si era sottoposta a una visita psichiatrica poiché vedeva i volti della moglie (che poi lo aveva lasciato) e dei figli in modo alterato e pensava di doverli colpire anche in questo caso per "scacciare il demonio". I carabinieri erano intervenuti in seguito a una delle sue aggressioni.

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