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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Mirafiori Nord / Corso Orbassano

Omicidio di corso Orbassano, il killer era nascosto nell'ombra della porta

L'assassino di Lamia Saifa si trovava in casa quando fuori dal portone era arrivato l'ex marito e un collega massaggiatore. Ma nessuno dei due aveva le chiavi di casa della donna

Molto probabilmente l'assassino di Lamia Saifa era in casa quando, intorno alle ore 13, l'ex marito, un collega massaggiatore e una cliente di quest'ultimo si sono ritrovati fuori dalla porta dell'appartamento di corso Orbassano. Nessuno dei presenti aveva le chiavi di casa e più che provare più volte a telefonare al cellulare della quarantaseienne algerina non hanno potuto.

Nessuno si era preoccupato della mancata risposta della donna. E pensare che il cellulare era a pochi metri da loro, forse messo in modalità silenziosa proprio dalla vittima per non disturbare il figlio di due anni. L'assassino, qualcuno che secondo i Carabinieri potrebbe essere una persona che conosceva Lamia Saifa per la facilità con cui è entrato in casa e per la mancanza di segni di lotta, era nascosto nell'ombra della porta dell'appartamento mentre i tre si chiedevano dove fosse finita la donna. Dopo un po' di attesa, hanno lasciato l'androne e sono tornati a casa, lasciando a loro insaputa il killer libero di finire il lavoro.

Prima di lasciare anch'egli l'alloggio - che per metà ospitava il centro estetico di Lamia - avrebbe spostato il bambino, mettendolo vicino alla porta di ingresso lasciata aperta, in modo tale che qualche vicino si sarebbe potuto accorgere di lui.

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