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Cronaca

Lo scrittore omicida ha un alibi: l'auto incriminata era dal carrozziere

Si infittisce il giallo sulla morte di Anthonia Egbuna. L'accusa pensava di aver ormai incastrato lo scrittore Daniele Ughetto Piampaschet, ma nell'ultima udienza è emerso un fatto nuovo

Il giallo sulla morte della prostituta Anthonia Egbuna si infittisce. La donna, di origine nigeriana, fu trovata senza vita nelle acque del fiume Po nel febbraio del 2012, ma secondo il medico legale il decesso risaliva a qualche mese prima, intorno alla fine del novembre 2011.

Accusato di omicidio, al termine di diverse indagini, è lo scrittore Daniele Ughetto Piampaschet. Contro di lui è stato usato un suo romanzo in cui, secondo l'accusa, avrebbe descritto in anticipo la tragica fine della prostituta, diventata poi realtà. Inoltre sull'auto di Piampaschet era stato trovato del sangue, risultato perfettamente compatibile con quello della vittima.

Proprio l'auto dello scrittore è stata al centro di un grosso dibattito durante l'ultima udienza in Corte d'Assise a Torino. Un carrozziere di Giaveno, comune in cui l'imputato risiede, ha testimoniato che la Fiat Punto di Piampaschet si trovasse in manutenzione da lui nei giorni di fine novembre 2011. Risulterebbe quindi impossibile quanto sostenuto dall'accusa, ossia che il cadavere della ventenne accoltellata a morte fosse stato trasportato su quel mezzo (lo stesso delle macchie di sangue).

Poche le parole al termine dell'udienza da parte di Stefano Tizzani, l'avvocato difensore di Daniele Ughetto Piampaschet: "Per noi è stata una testimonianza positiva".

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