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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca San Paolo / Corso Racconigi

Un altro alloggio occupato in corso Racconigi, ma "non era vuoto"

Forzano la porta ed entrano in un alloggio popolare dove, però, vive una persona con gravi difficoltà. E' successo questa mattina vicino all'appartamento liberato qualche giorno fa da una famiglia occupante

TORINO - I residenti di corso Racconigi (e vie limitrofe) hanno ancora negli occhi gli agenti di Polizia che qualche giorno fa hanno liberato un appartamento occupato al civico 25, prima di rimanere nei paraggi per tutto il giorno vista la reazione degli attivisti del vicino centro sociale Gabrio di via Revello. Una mattinata tutt'altro che tranquilla fatta da barriere di bidoni dei rifiuti in mezzo alla strada e conseguente circolazione fortemente rallentata in zona mercatale.

Questa mattina le case popolari dell'Atc, sempre di corso Racconigi, sono state nuovamente prese di mira da alcune persone sfrattate. Obiettivo, neanche a dirlo, occupare un alloggio. Peccato che l'appartamento in questione, di cui è stata forzata la porta d'ingresso, non fosse proprio vuoto, ma ci vive una persona con gravi difficoltà e seguita dai servizi sociali.

All'esterno dell'alloggio è stato anche affisso un cartello con scritto 'Atc vergognati'. Di questo ha risposto direttamente il il presidente dell'Atc, Elvi Rossi: "Vergognarsi di cosa? A vergognarsi dovrebbe essere chi occupa una casa regolarmente assegnata, per di più ad una persona con gravi problemi. Non si tratta infatti di un alloggio vuoto: qui vive una persona seguita dai servizi sociali a anche da un amministratore di supporto, con problemi psichici e gravi difficoltà. Una situazione molto delicata, già nota ad Atc".

Il problema sfratti a Torino è molto sentito. Diversi sono infatti gli alloggi e le palazzine occupate dalle persone sfrattate. "Sappiamo bene che l'emergenza casa sia sempre più forte - spiega il presidente Rossi - e in tutte le sedi istituzionali ho sollecitato la necessità di risorse, per costruire nuovi alloggi popolari e per ristrutturare prima possibile quelli vuoti, che oggi a Torino sono circa 500. Ma in molti casi, quando in casa non c'é nessuno è perché il legittimo inquilino è alla casa di riposo, in una casa di cura, in ospedale e non lo si può certo cacciare via da casa sua".

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