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Cronaca

Nuova ondata di migranti in Piemonte, per Torino e provincia attesi 523 profughi

Nell'ultimo fine settimana sono stati tratti in salvo oltre 2.000 profughi diretti sulle coste italiane che si vanno ad aggiungere a tutti coloro che sono arrivati in Italia nell'ultimo periodo

Saranno 523 i migranti distribuiti, nei prossimi giorni, nella sola provincia di Torino, 1307 in tutto il Piemonte. Nell'ultimo fine settimana, infatti, sono stati tratti in salvo oltre 2.000 profughi diretti sulle coste italiane che si vanno ad aggiungere a tutti coloro che sono arrivati in Italia nell'ultimo periodo.

A fronte di un'emergenza sempre più importante, il Ministero dell'interno ha, pertanto, chiesto alle Regioni un ulteriore sforzo per ciò che attiene all'accoglienza dei migranti sul territorio. Al momento la nostra Regione ospita - tra strutture temporanee e SPRAR - quasi 4500 profughi: "Nelle prossime settimane abbiamo intenzione di convocare una riunione con l'ANCI per sensibilizzare i sindaci piemontesi ad ampliare la rete SPRAR su tutto il nostro territorio, trasformando l'accoglienza da emergenziale in strutturale - ha dichiarato Monica Cerutti, assessora all'Immigrazione della Regione Piemonte -. "Questa nuova ripartizione è stata fatta dal Ministero dell'Interno in un'ottica di riequilibrio delle presenze tra le Regioni. I numeri sono significativi ma non devono essere strumentalizzati perché la situazione al momento è sotto controllo".

I 1307 migranti che arriveranno in Piemonte saranno distribuiti, a seconda delle disponibilità, in tutte le province:  523 alla provincia di Torino; 217 a quella di Cuneo; 159 a quella di Alessandria; 136 a quella di Novara; 81 a quella di Asti; 67 a quella di Biella; 65 a quella di Vercelli; 59 a quella di Verbania.

"Oggi ho visitato una struttura di accoglienza a Orta, dove l'amministrazione comunale è impegnata a creare le condizioni per coinvolgere i propri cittadini/e nel progetto di inclusione - ha concluso la Cerutti -. Il nostro obiettivo deve essere quello di aiutare i Comuni accompagnandoli rispetto alle attività di accoglienza, oltre a richiedere che il Governo definisca rapidamente gli incentivi ai Comuni virtuosi".

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