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Cronaca

Nuovo look per la sanità piemontese, nominati i direttori delle Asl

Rinnovamento totale nella sanità piemontese. A dirigere la To1 e la To2 saranno due esterni, rispettivamente Giovanni Soro, ex Direttore del Pio Albergo Trivulzio, e Valerio Alberti, commissario allo Spallanzani

Nominati i dirigenti che guideranno le Asl e gli ospedali piemontesi. Sono 16, decisi stamane dal governatore Sergio Chiamparino e dall'assessore alla Sanità Antonio Saitta.

A dirigere il Mauriziano sarà Silvio Falco, ex sanitario della Città della Salute, mentre il San Luigi di Orbassano sarà diretto da Stefano Manfredi, attuale direttore amministrativo dell'Asl di Alessandria. In Valle Susa, alla Asl To3 sarà la volta di Flavio Boraso, giunto dal To4.

Un rinnovamento totale sul piano sanitario, soprattutto per l'entrata, nelle aziende di Torino, di due esterni: a guidare la To1 ci sarà Giovanni Soro, ex Direttore del Pio Albergo Trivulzio, mentre la To2 sarà diretta da Valerio Alberti, commissario allo Spallanzani.

Solo quattro sono stati i direttori in carica riconfermati. Borasco a parte, sono stati esclusi dalle nomine Galante, Giorgione e Dore, iscritto - quest'ultimo - nell'elenco degli indagati per alcune presunte irregolarità nelle sale operatorie dell'ospedale Santa Croce di Moncalieri. Escluso anche Danilo Bono del 118. Ora ai nominati toccherà scegliere i direttori sanitari e amministrativi.

Ai nuovi Direttori generali di Asl ed Aso assegneremo obiettivi non solo aziendali, ma anche di quadrante, nonché obiettivi articolati e specifici relativi sia all’assistenza territoriale sia alla prevenzione - ha affermato l'Assessore regionale alla Sanità Saitta -.  Inoltre sarà prevista la decadenza dei Direttori qualora si dovesse procedere a un accorpamento tra le Asl e grazie a una norma nazionale anche la possibilità, per la prima volta, di rescissione anticipata nel caso in cui non raggiungano gli obiettivi indicati”.

"Vogliamo costruire - ha detto Chiamparino - una squadra compatta, con tutti i direttori che partono dai medesimi blocchi di partenza per arrivare a tagliare traguardi come l’uscita dal piano di rientro, il riordino della rete ospedaliera e la realizzazione della rete di assistenza territoriale".

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