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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Venaus

No Tav, giornata di tensioni. Pietre e petardi contro il cantiere

Gli attivisti hanno protestato lanciando oggetti contro il cantiere a Chiomonte. Ha risposto la Polizia con fumogeni e idranti. Bloccata anche la Torino-Bardonecchia

Nel giorno del settimo anniversario della 'battaglia del Seghino' di Venaus, in Valle di Susa si è vissuta un'altra giornata ad alta tensione, che ha costretto le forze dell'ordine ad intervenire con idranti e fumogeni. E' iniziato tutto nel ricordo di quel giorno di sette anni fa, quando i contestatori del movimento No Tav ripresero possesso, con la forza, dell'area destinata al primo progetto del tunnel geognostico che era stata transennata dalle forze dell'ordine. Gli attivisti contro la linea ad alta velocità si sono ritrovati a Venaus per una polentata e per manifestare il loro dissenso verso l'opera che in settimana ha ricevuto altri via libera a livello europeo.

Una seconda polentata è stata fatta nei pressi del presidio di Chiomonte, quello recentemente sigillato dalle forze dell'ordine, di cui però i No Tav si sono reimpossessati già due volte. Nel cuore del cantiere si sono divisi in due gruppi. Il primo si è radunato nei pressi della centrale idroelettrica di Chiomonte, ma è rimasto scoraggiato da un mezzo 'alare' della Polizia posizionato sul ponte che conduce all'area transennata. Una cinquantina di loro è fuoriuscito dal gruppo e ha occupato l'autostrada in prossimità di due gallerie, la Serre-la-Voute e la Cels, posizionando e poi incendiando masserizie sulla sede stradale. La Polizia è stata costretta a chiudere la Torino-Bardonecchia per effettuare le operazioni di bonifica.

L'altro gruppo di attivisti, composto da alcune centinaia di persone, è partito dal campo sportivo di Giaglione e, aggirando numerose protezioni poste dalle forze dell'ordine, ha raggiunto le reti del cantiere. Qui si è diviso in due tronconi: la maggior parte degli attivisti è tornato a Giaglione percorrendo i sentieri, mentre gli attivisti più estremi, meno di 200 incappucciati e con zaini, hanno effettuato un lancio di pietre e grossi petardi contro il cantiere, di cui hanno tagliato anche parte della recinzione. Le forze dell'ordine hanno risposto disperdendoli con lacrimogeni e idranti.

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