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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Giaglione

No Tav: finita la prima settimana di mobilitazioni. Inizia la seconda

La domenica dei No Tav è trascorsa tranquilla. Quasi un migliaio le persone accorse per la "polentata" organizzata a Giaglione. Unico fuori programma l'iniziativa di Turi Vaccaro, salito sul traliccio da cui era caduto Abbà

Erano circa un migliaio le persone che ieri si sono ritrovate a Giaglione con lo scopo comune di lottare contro la linea ad alta velocità che collegherà Torino a Lione. "Oggi siamo tranquilli, allegri e colorati. Oggi ci comportiamo bene", ha detto il leader No Tav Alberto Perino alle persone intervenute. L'ascia di guerra però non è ancora stata dissotterrata e lo dimostra l'affondo contro l'ultimo ingresso nell'hit parade dei nemici: il Presidente del consiglio, colpevole di avere detto che il supertreno Torino-Lione si deve fare. "Caro Monti, tu dei valsusini non hai capito niente. Noi non ci facciamo spaventare".

Quella di ieri è stata la "settima giornata di mobilitazione". Una giornata di cui si parlerà per l'ennesimo coup de teatre di Turi Vaccaro, il pacifista che si è arrampicato sul traliccio da cui lunedì è caduto il leader dei No Tav Luca Abbà ferendosi gravemente. La corrente è stata subito staccata, e sul posto sono accorsi polizia, 118, vigili del fuoco e due attivisti chiamati a parlargli. "Se dò fastidio al movimento scendo, ma voglio meditare un attimo", dice. Ha due coperte, un po' di frutta e, sembra, abbia l'intenzione di trattenersi a lungo. Ma cosa avesse in mente Turi, nel pomeriggio, non lo sapeva nessuno, neppure i No Tav. Turi è rimasto fino a questa mattina sopra il traliccio.

Da oggi comincia una nuova settimana in trincea. Ormai il movimento riesce ad ispirare tutti gli antagonismi d'Italia e raccoglie simpatie persino negli stadi di calcio, come si è visto a Roma in curva sud con lo striscione dedicato all'attivista ferito: "Difendi la tua terra. Daje Luca. No Tav". Bisogna preparare nuove iniziative e, da oggi, tutti i giorni si terrà un'assemblea a Bussoleno. Martedì c'é Napolitano e gli amministratori vogliono incontrarlo; giovedì é l'8 marzo e le donne vogliono sfilare. Ma soprattutto c'é la voglia di respingere le accuse di violenza. "Nei giorni scorsi - ha ribadito Perino - la polizia ha gettato la maschera. Hanno fatto la caccia all'uomo nei paesi e nelle case. Proprio come i nazisti ai loro tempi". E si profila una querela contro Mario Virano, presidente dell'Osservatorio Torino-Lione, secondo cui gli animatori dell'ala guerrigliera non sono "infiltrati", ma "invitati" dai valsusini. "Valuteremo con i nostri avvocati . Se ci sono gli estremi, procederemo". (Ansa)

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