"Qualcuno mi ha chiamato cattivo maestro, ma per i poteri costituiti sono cattivissimo, per quelli della No Tav invece buonissimo", queste alcune delle parole dette dallo scrittore Erri De Luca che avrebbero convinto la Ltf, società che si occupa della realizzazione dell'alta velocità Torino-Lione, a sporgere denuncia. Ciò dovrebbe avvenire, secondo quanto si apprende da fonti vicine alla società e all'Ansa, nei prossimi giorni.

In diverse interviste l'intellettuale aveva legittimato "cesoie e sabotaggi" nella protesta contro la realizzazione della Tav. "Quando si tratta della difesa della propria vita e dei propri figli - aveva detto De Luca - qualunque forma di lotta è ammessa", qui secondo Ltf rientrano tutte le azioni sovversive subite negli ultimi mesi di lavoro, le minacce e le aggressioni.

Sotto accusa anche le frasi riferite al ferimento di diversi poliziotti che hanno portato alcuni attivisti No Tav davanti al giudice. "Per ora mi pare che a rimetterci - era stata la risposta di De Luca, un ex di Lotta Continua - siano solo quelli della valle che vedono il loro territorio stuprato e occupato militarmente".