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Cronaca Chiomonte

No Tav, le voci da Chiomonte: "Il morale è alto, la Valle è bloccata"

"Non si sono fermati neanche di fronte all'area dei sindaci - dice Federico da Chiomonte - Quella zona non è interessata dagli espropri per i cantieri e lì si stavano radunando in questi giorni i rappresentanti delle amministrazioni locali"

E' difficile raccogliere delle testimonianze chiare di cosa sta accadendo in queste ore in Val Susa. Gli attivisti del movimento no tav parlano al telefono concitati, vogliono far sapere quello che sta accadendo ma hanno il fiatone; sono svegli da questa notte, quando con le prime luci dell'alba sono iniziati gli scontri. La polizia ha sgomberato i presidi e una grossa ruspa si è fatta largo nell'autostrada per aprire il cantiere della Maddalena. Si disperdono nel bosco i no tav, cercando di sfuggire al lancio dei lacrimogeni che li fa tossire mentre parlano al telefono.

Di sottofondo si sentono le urla di alcuni di loro "Andiamo, andiamo, via di qua!", "Forza, forza!" "Attenzione, arrivano!". Federico al telefono, mentre cerca di farsi largo nel bosco della Maddalena, mi racconta "Tutto è iniziato con le prime luci dell'alba, da subito però si è presa una brutta piega. La polizia ha iniziato a lanciare i lacrimogeni verso i manifestanti, una ragazza è stata male ed è stata soccorsa da un medico del movimento, qui nel bosco non ci sono altri soccorsi disponibili. Non ci sono violenti tra noi - tiene a precisare subito Federico - ma la polizia tira dritto con la ruspa che ha divelto le barriere autostradali vicino alla galleria di Giaglione e per fermare i manifestanti hanno iniziato alanciare i lacrimogeni".

"Vergogna, vergogna" è la parola che più si sente dire agli attivisti no tav nei confronti della polizia e degli operai, decisi ad iniziare i lavori entro la fine del mese, così come preannunciato dal Governo nei giorni scorsi e ribadito ieri dal ministro Maroni. "Non si sono fermati neanche di fronte all'area dei sindaci. - continua Federico - Quella zona non è interessata dagli espropri per i cantieri e lì si stavano radunando in questi giorni i rappresentanti delle amministrazioni locali e dei partiti vicini ai no tav. Questo è importante, bisogna dirlo, quello zona non doveva essere toccata!"

Dopo pochi minuti richiamo per avere aggiornamenti. Ora la situazione è più tranquilla, i manifestanti si sono riuniti in una borgata vicino alla Maddalena, fuori dal bosco e dal fumo dei lacrimogeni. "Si sta tenendo ora una riunione per decidere il da farsi - mi spiega Paolo - Tutti i presidi sono stati conquistati dalla polizia ma il morale del movimento è ancora alto, non ci arrendiamo: la valle è bloccata e, anche se iniziano, non potranno andare avanti con i lavori in questo modo".

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