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Cronaca Nichelino

Appendono un ragazzo per i piedi dal balcone del nono piano, ma sbagliano persona

A Nichelino. Protagonisti dell'accaduto due poliziotti che hanno voluto farsi giustizia da soli per gli abusi su una bambina, ma l'autore era il fratello della vittima

Hanno sequestrato un uomo ritenendolo autore degli abusi sulla loro nipotina, sua vicina di casa, e lo hanno tenuto appeso per i piedi dalla finestra del palazzo, al nono piano, minacciando di lanciarlo nel vuoto per lunghissimi e interminabili minuti. Ma si erano sbagliati: l'autore delle violenze non era lui, un ragazzo di 25 anni, ma il fratello di soli 15 anni.

La vicenda arriva da Nichelino, risale all'aprile 2014 e ha due vittime: la bambina, di appena sei anni, e, appunto, il ragazzo maggiorenne, che non ne sapeva nulla di quanto aveva commesso suo fratello ed è stato vittima dello scambio di persona e della giustizia fai-da-te di due poliziotti di Domodossola, uno in servizio alla stradale e uno in congedo.

I due, che erano stati avvisati dalla mamma della bambina, sorella di uno dei due, sono stati denunciati ai carabinieri dal malcapitato, che prima di essere appeso dal balcone era pure stato picchiato e minacciato con un coltello alla gola, e sono finiti a processo. Per loro, accusati di lesioni, violenza privata e minacce, il pm Paolo Cappelli ha chiesto due condanne rispettivamente a un anno e un anno e un mese. Quando si erano resi conto dell'errore, implorati dal 25enne, gli avevano intimato di non parlare a nessuno di quanto accaduto.

Anche il fratello della vittima, intanto, è finito a processo davanti al tribunale dei minori per gli abusi sulla bambina.

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